I Dieci Comandamenti del Lettore di Fumetti (aka Decalogo per Nerd)

Creato il 13 novembre 2013 da Sommobuta @sommobuta
Leggo sin da quando mi hanno insegnato a leggere, e leggo fumetti da sempre.
Le storie, i personaggi, gli intrecci, i colori, i disegni: li ho sempre trovati dannatamente affascinanti. Chi ama la lettura, ed è un lettore forte di libri, spesso è anche un buon lettore di fumetti. Questo perché chi ama viaggiare con la fantasia si lascia facilmente trasportare dalle belle storie, a prescindere dalla forma in cui vengono presentate.
Tuttavia, se il lettore di libri, nel peggiore dei casi, è uno psicotico, il lettore dei fumetti, nel migliore dei casi, è uno schizofrenico paranoide (uno che spesso perde il contatto con la realtà, è facilmente aggressivo e irritabile, prova ansia, rabbia e istinti violenti quando si parla del suo titolo preferito, e manifesta comportamenti polemici).
Il lettore di fumetti pensa che solo i fumetti che legge lui sono i migliori; se una persona diversa da lui non legge i suoi stessi titoli, è un coglione. Senza se, e senza ma.
Per fare un esempio scemo della categoria: i lettori di fumetti schizofrenici che mi hanno dato del coglione per i 5 motivi validi per non leggere One Piece spesso – spesso – sono esattamente gli stessi che mi hanno dato del coglione per aver caricato su YouTube l’ultimo One Piece Report in cui accostavo, per alcuni aspetti, l’opera dell’Eiichiro sensei alla Commedia di Dante.
Le osservazioni, le discussioni e le frequentazioni di posti “nerd”, unite alle considerazioni di cui sopra, mi hanno fatto compilare una serie di classifiche, che si possono racchiudere facilmente in un decalogo molto simile a quello biblico.
Per cui: ecco I dieci comandamenti del lettore di fumetti (o Decalogo nerd, che dir si voglia).

Gesù e Buddha approvano.
I.
Io sono il fumetto preferito tuo; non avrai altro fumetto preferito all'in fuori di me.
È la base da cui ogni lettore di fumetto parte. Da qui, da questo passaggio obbligatorio, non si scappa.
Qualsiasi nerdone che si rispetti ha il suo fumetto preferito. Solo quello. E nessun altro. Tutt’al più avrà un fumetto preferito per “categoria” o “genere” fumettistico (uno per i fumetti, uno per i comics, uno per le graphic novel, uno per i manga, e via discorrendo), tanto che riuscirà facilmente a compilarvi una Top 10 dei suoi fumetti preferiti (e imprescindibili). Ma tra questi, ne eleggerà sicuramente uno al di sopra di tutti.
Sarà per sempre il suo fumetto preferito, e anche se si trattasse della più infima schifezza…lo difenderebbe a spada tratta.
Sempre e comunque.
II.
Non nominare il nome del fumettista invano.
Questo comandamento è un must. Nel corso di una discussione nerd, spesso e volentieri saltano fuori dibattiti su quanto sia bravo (o cane) l’autore “X”. E naturalmente, per proprietà transitiva, se a Tizio piace l’autore “X” e gli fa schifo l’autore “Y”, Caio osannerà l’autore “Y” perché l’autore “X” è merda.
Per non parlare di Sempronio, che porrà sul piedistallo il classico nome sconosciuto e di nicchia, forte della sua onniscenza in campo fumettistico, perché “X” e “Y” sono troppo commerciali, e voi non capite nulla.
Nominare invano un fumettista è equiparabile alla morte…
III
Ricordati di passare in fumetteria.
L’appuntamento fisso per ogni lettore di fumetti che si rispetti.
La fumetteria è il tempio della nerditudine, la sacralità della lettura scesa sulla terra per dispensare verità e sapienza. Il lettore che si accinge a compiere il cammino sacro che lo condurrà al suo tempio nerd sa che dovrà effettuare una serie di prove che mineranno la sua incrollabile fede nel fumetto.
Ogni adepto che si rispetti, prima di recarsi al tempio, chiude gli occhi, fa un atto di fede, e si domanda:
- Lo zaino sopporterà il peso di tutti quegli albi?
- Riuscirò a uscire vivo dalla fumetteria, senza perdere la cognizione dello spazio e del tempo parlando di cose nerd con altri nerd?
- Sarò in grado di scegliere bene cosa comprare?
Ma soprattutto:
- Avrò portato abbastanza soldi per la spesa?*

Il tempio di un lettore di fumetti!
IV.

Onora chi parla bene del tuo fumetto preferito.
Se è vero che il lettore di fumetti indice guerre sante nei confronti di coloro che parlano male dei suoi fumetti e autori preferiti, stipula e sancisce Sante Alleanze con coloro che ha i suoi stessi gusti. Chi legge gli stessi identici fumetti diventa un prezioso collaboratore, un amico, uno di cui ci si può fidare, perché condivide la stessa passione.
V.
Uccidi chi parla male del tuo fumetto preferito.
Ci sono dei casi in cui il lettore di fumetti arriva a minacciare di morte (e lo ucciderebbe, se ne avesse la possibilità) chi parla male del suo fumetto preferito. Lo abbiamo detto all’inzio: il fumetto preferito è il fumetto preferito, e va difeso senza se e senza ma, sempre e comunque.
E a prescindere.
E chi ne parla male, merita di morire.
E se non lo si può uccidere materialmente…beh, si può sempre uccidere la sua credibilità e la sua popolarità. Perché il nemico ha trasceso ogni limite, insultando il fumetto preferito!
E non merita pietà.
VI.
Commetti troll disinibito nei confronti di chi non la pensa come te.
L’abbiamo ribadito, ma questo è il comandamento ufficiale per i fan più subdoli. Chi non si lascia andare all’odio sfrenato, accecato dagli istinti omicidi provocati da chi non la pensa come lui, spesso compie una serie di manovre più ambigue, che – parere personale – danno le migliori soddisfazioni.
Alcune scuole di pensiero nerd molto raffinate pensano che non c’è divertimento più grande nel trollare i lettori che non la pensano allo stesso modo.
Insultare il lettore avversario lo demolisce sul piano digitale…trollarlo lo demolisce sul piano etico, morale, psicologico, mentale…e umano.
Alcuni lettori di fumetti sono dei maestri nell’arte del trollaggio.
Spesso compiono dei veri e propri capolavori dialettici.
Prestate attenzione.

VII.

Se puoi avere un fumetto gratis, rubalo.
L’annosa questione dei ladri di fumetti.
L’annosa questione delle scan.
Molti lettori di fumetti, con la scusa di non poterli comprare tutti, rubano leggendo a scrocco i fumetti.
Che poi è vero che, a meno che non si tratti di qualche miliardario, nessuno può permettersi tutti i fumetti del mondo, ma c’è gente che legge solo ed esclusivamente in scan e in vita sua non ha mai tirato fuori un euro per comprare il più becero degli albi.
Per alcuni è il modo giusto di fare.
Per altri, il più stomachevole e condannabile.
Sta di fatto che lo scrocco del fumetto – quindi il furto degli albi – è una pratica (e una prassi) che tutti i lettori portano avanti. Chi più, chi meno.
VIII.
Se puoi avere un fumetto gratis e devi mentire (o piangere) per averlo, fallo.
Nei miei venerandi 29 anni di vita ho visto mendicanze di ogni genere. Quelle fumettistiche sono state le più inquietanti. Da gente che piagnucolava il rivenditore per avere un albo gratis perché poi “tanto te lo pago domani” a gente che ha ancora 200 euro di debiti con il proprietario della fumetteria per albi acquistati nel 2001.
Sono sicuro che anche voi avete adottato qualche tecnica subdola del genere.
Non siate timidi, raccontateci la vostra esperienza.
IX
Desidera avere lo sconto: sempre.
Il nono comandamento del lettore di fumetti è simile all’ottavo, ma è effettuabile solo (ed esclusivamente) nel corso delle fiere fumettistiche. Tenendo conto che lo sconto dovrebbe essere un atto d’amore del venditore nei confronti del compratore, il lettore di fumetti nerd, quando partecipa a una fiera e si appropinqua ad uno stand, di solito si contorce in tripli salti carpiati con avvitamenti per convincere il venditore a fargli quei 3 centesimi di sconto.
Spesso con esiti negativi.
Si hanno notizie di “Alleluja” suonati da cori di angeli con trombe paradisiache quando questo succede…

Credeteci!
X

Desidera avere i fumetti dei tuoi amici.
Il desiderio più sacrosanto.
Il lettore di fumetti, di solito, è un maniaco collezionista che deve avere la versione brossurata ultramegaipersuperdeluxe dell’albo rarissimo firmato dall’autore e controfirmato dal disegnatore. Con dedica personalizzata, naturalmente.
Ma anche il più potente dei collezionisti brama avere QUEL volume che, per un motivo o l’altro, non possiede.
Mentre invece – è matematico – ce l’ha quello stronzo sfigato dell’amico “X” che non capisce una sega.
Spesso il collezionista utilizza tattiche derivanti dai nove comandamenti precedenti per impossessarsi di quell’albo. Implora, denigra, trolla, mente, dice all’amico “che te ne fai, dallo a me, se lo vuoi leggere lo trovi in scan!”, circuisce…e se può, ruba!
Quando succede, è uno spettacolo.
Garantito.
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*La risposta a questa domanda solitamente è “No”. Perché anche se il lettore di fumetti ha abbastanza soldi, puntualmente, secondo la terza legge del postulato nerd, “Quando il nerd è convinto di avere abbastanza soldi da spendere in fumetteria, si ritroverà tra le mani, a tradimento, l’ultimo albo introvabile del maestro Volpi Roberto. Praticamente imprescindibile.”
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Ps: anche questa settimana il blog è in versione "Light".
Avrete il prossimo articolo venerdì (un bel barettone dei Top Shonen), dopodichè il normale "corso" riprenderà tranquillamente lunedì.
Stay Tuned!

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