Spesso, forse troppo, i parla e discute e rumoreggia sugli stipendi dei calciatori della serie A e del calcio europeo in generale.
Semplice fare i conti in tasca ai club nostrani, nulla di trascendentale. Più arduo il compito di capire quanto guadagnano i dirigenti delle diverse società di serie A. Quanto percepiscono i CDA dei club, ad esempio, è un quesito che iniziava a ronzarmi in testa da qualche giorno.
Napoli, CDA da 5,5 milioni
Così, ho deciso di fare una ricerca a riguardo e devo dire che ho trovato molto interessante un'inchiesta di Calcio&Finanza focalizzata sull'argomento. Dalla ricerca effettuata emerge come sia stato il Napoli a remunerare meglio di tutti i componenti del proprio CDA nell'esercizio 2013/2014: 5,5 milioni complessivi. Seguono Juventus (CDA da 3,87 milioni) e Roma (CDA da 3,1 milioni) immediatamente alle spalle, poi troviamo Milan (CDA da 2 milioni al dicembre 2013) Fiorentina (CDA da 850 mila euro), Sampdoria (313 mila euro nel 2013) e Torino (CDA da 10 mila euro).
Inter, Genoa e Lazio: remunerazioni indirette agli amministratori
Capitolo a parte per quelle società che non hanno corrisposto emolumenti diretti ai propri amministratori (in soldoni, i componenti del CDA). Come mai? Per quanto riguarda l'Inter, il taglio dei costi avviato da Erick Thohir ha fatto sì che nell'esercizio 2013/2014 l'intero consiglio non percepisse nemmeno un euro, mentre se andiamo a vedere il costo del board nell'ultimo anno di gestione Moratti (2012/2013), ecco che il compenso complessivo era stato di 600 mila euro. Tuttavia, grazie al prestito di 22,3 milioni di euro concesso all'Inter (al tasso dell'8%), sia Thohir sia i suoi soci percepiranno una cifra che oscilla tra 1,5 e i 2 milioni; questo, a partire dall'esercizio 2014/15. Come detto, anche i CDA di Lazio e Genoa sembrano non incassare nemmeno un euro, in realtà i pagamenti vengono corrisposti come "pagamenti per servizi".
Va chiarito che diventa molto difficile entrare ulteriormente nei dettagli, svelando quanto prendono i singoli componenti dei diversi CDA, in quanto non tutte le società sono tenute a pubblicare una relazione dettagliata sulla remunerazione degli amministratori. Già così però, il quadro risulta più completo.
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