L'iniziativa è partita dalla signora Marina Cometto, una mamma di una donna di 38 anni con gravissima disabilità e presidente dell’associazione che porta il nome della figlia, Claudia Bottigelli..
I genitori hanno scritto una lettera dai toni accesi e soprattutto amari che qui riportiamo in parte (se volete leggere tutta la lettera cliccate qui):
“La goccia che però ha fatto traboccare il vaso è stata l’ultima notizia che ho letto riguardo ai TICKET che si vogliono imporre anche sulle forniture di pannoloni, ossigeno, alimenti per celiaci, ausili per diabetici, lancette, strisce e macchinette per la rilevazione quotidiana della glicemia, molti di questi sono salvavita e la vita non si può salvaguardare a seconda del reddito, non in un Paese civile”.
Di ufficiale ancora non c'è niente, e quelle sopra sono soltanto ipotesi, ma la protesta è giusta e valida anche perché il mondo della disabilità ha ricevuto cazzotti in piena faccia negli ultimi mesi a causa delle manovre del governo Berlusconi prima e del governo Monti poi.
Cazzoti diretti o di riflesso a causa dei tagli ai trasferimenti agli enti locali, alla contrazione dei servizi assistenziali, alla mancanza di riferimenti territoriali e a nuovi e più gravosi iter per l'ottenimento di sussidi e garanzie.
Noi siamo con voi, amici, però ricordate che per mandare a casa certe persone il nostro voto conta, poco, ma conta.