La giornata mondiale degli animali è però onorata anche da chi è totalmente laico, poiché essa è sostanzialmente dedicata a celebrare il valore degli animali e sensibilizzare tutti noi al rispetto delle bestiole d'ogni tipo.
Dunque dovremmo salire sull'arca di Noè cantando la storica canzoncina di rito, che ci getta alla fine nella più cupa angoscia al pensiero di aver dimenticato all'autogrill di Torre Cerrano Est i due liocorni. Qui la ascoltiamo in una inspiegabile tonalità cugini-di-campagna maggiore.
Facendo ricerche, ho scoperto che questa canzoncina esiste un po' in tutto il mondo; c'è la versione anglosassone, che compensa all'umiliazione di dover fare i versi di non so quanti animali con un bel na-na-na-na finale ; c'è la versione spagnola, che vi propongo in chiave Neri per Caso ; i giapponesi, essendo mondo a parte, hanno una canzone a parte, e pure gli animali fanno un verso a parte (per esempio, il maiale fa bu bu, e il procione fa pon poko pon), ma siccome io ci tengo che oggi sia una giornata di amore universale, vi allego la canzoncina che vi permetterà di imparare i versi delle bestiole in giapponese , con tanto di crescendo di violini drammatici, che chissà cosa vorranno dire.
Ma i migliori, i più eleganti, sono sempre loro, i nostri cugini d'oltralpe. Forse non tutti sanno che, infatti, esiste una versione de "I due liocorni" anche in francese. E l'ho trovata così, con tanto di applausi del pubblico. Ripeto: gli applausi del pubblico. Provate a immaginarli: una platea vestita di tutto punto, in un teatro di Parigi, in visibilio per loro, Les Compagnons de la Chanson, e il cantante poi annuncia che stanno per suonare proprio quel pezzo lì, "La Licorne", e scatta un altro applauso, vien giù il teatro dall'entusiasmo. "La Licorne! Il mio pezzo preferito! Questo è il giorno più bello della mia vita!". E dunque eccola anche a voi, "La Licorne".
Che classe… che charme… che maglioni orrendi .
E per chiudere degnamente questa giornata dedicata agli animali, ecco il vero disco di oggi, uno scintillante Gianni Morandi d'annata, alle prese con un figlio che voleva gli si prendessero tutte le bestie che aveva attorno.
Caro bimbo, dolce pargoletto, non è che siccome Gianni Morandi ha le mani grandi quanto la Pianura Padana allora può fare la pesca a strascico di ghiri, topi, gufi e lepri in tuta rossa .
Ah, e se pensate che abbia scelto un brano passé, beh, ascoltate l'inizio di questa canzone di Dente (uscita a gennaio di quest'anno) e ditemi se non vi ricorda qualcosa… "Chi l'avrebbe detto che anche alla mia età ci fosse un po' da ridere… me lo prendi papà?".