di Renato Pierri. Nella trasmissione “L’Ultima Parola” (Rai2 – 11 gennaio), il religiosissimo cattolico Pierferdinando Casini, ha fatto il solito discorso che fa venire ormai il latte alle ginocchia: “La famiglia è formata da un uomo e una donna. Lo dice la Costituzione e lo dice la natura” (cito a memoria). Intanto l’articolo 29 della Costituzione recita così: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi”. Non specifica che i coniugi debbano essere un uomo e una donna. Ma l’affermazione trita e ritrita è quella riguardante la natura. Dimostrare, infatti, che non sia naturale che due persone dello stesso sesso si amino e formino una famiglia, è cosa impossibile. Dimostrare che milioni di persone omosessuali siano contro natura, anche è cosa impossibile. Strano però che il religiosissimo cattolico Pierferdinando in certi casi tenga tanto in conto la Costituzione e la natura, e dimentichi il Vangelo, che non fa discriminazioni di sorta, e secondo il quale la vera famiglia è quella fondata sull’amore (Mt 12, 49-50), cosa che lui, divorziato, dovrebbe ben sapere. Ma ammettiamo anche per assurdo che la famiglia formata da due persone dello stesso sesso sia contro natura (assurdità), chi ha stabilito che l’essere contro natura implichi la negazione di diritti? Forse l’articolo della Costituzione? Eccolo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali… “.
Featured image la signora Eleanor Roosevelt presenta la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948).