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I disturbi alimentari

Da Dottmurray
I disturbi alimentari in questi ultimi 10-15 anni sono diventati tema di attualità di talk show e documentari televisivi, articoli di giornale, campagne di I disturbi alimentariprevenzione, pubblicità per noti fotografi e blogs di adolescenti. Credo che oltre a tutta questa risonanza mediatica, l’anoressia, così come gli altri disturbi alimentari, non vengono presentati come il grido di aiuto di giovani, e meno giovani, che in realtà nascondono un disagio ben più profondo e radicato, ma mi sembra di sentire in giro solo la descrizione di una malattia scevra dalla persona , come se ci fossero soltanto” sintomi” e le solite “cause”, ormai troppo banalizzate( il rapporto con la madre, i modelli femminili occidentali, ecc.). In realtà ad un esame più attento, oltre al disturbo, c’è un essere umano che vive di dolore e sofferenza e che necessita di essere accolto, prima che di essere infilato in un comodo cassetto di diagnosi e sintomi uguali a tanti altri.
Ora qualche dato:

“Ne soffrono in Italia, secondo l’ultimo rapporto Eurispes,oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni; la diagnosi spesso avviene tardivamente, anche dopo 6 – 7 anni dall’esordio, quando i sintomi fisici e psichici sono divenuti particolarmente evidenti. Sono i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), suddivisibili in anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata (BED) e disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati (EDNOS).Per Disturbi del Comportamento Alimentare si intende un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo. In questi disturbi l’alimentazione può assumere caratteristiche disordinate ed ossessive, con rituali tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo “abbastanza normale”.I più noti DCA sono anoressia e bulimia; secondo i dati del Cidap, il Centro italiano disturbi alimentari psicogeni, in Italia ci sarebbero circa 1.450.000 ragazze bulimiche e 750.000 anoressiche. I disturbi del comportamento alimentare riguardano infatti le donne in circa il 90% dei casi, anche se a partire dagli anni ’90 si nota una costante diffusione tra i ragazzi.La bulimia nervosa, che significa letteralmente “fame da bue”, si manifesta con la con la tendenza ad “abbuffarsi” per poi eliminare velocemente quanto ingerito attraverso il vomito o con abuso di lassativi. Questo disturbo è anche piuttosto difficile da diagnosticare in quanto generalmente non si accompagna a significative variazioni di peso, tanto che molti specialisti lo considerano un “disturbo epidemico nascosto”. I dati epidemiologici parlano di una incidenza di circa il 3% nella popolazione femminile.Al contrario l’ anoressia nervosa si manifesta con il rifiuto del cibo e con una forte perdita di peso; questo disturbo in un 3 - 5% circa di casi porta alla morte. Questa malattia, considerata 50 anni fa come rara e diffusa solo tra le giovani delle classi elevate riguarda ormai tutti gli strati sociali del mondo occidentale. I dati epidemiologici parlano di una incidenza, nella popolazione femminile tra i 12 e i 25 anni, vicina all’1%.Entrambi i disturbi sono accomunati dal pensiero ossessivo del cibo, dalla paura morbosa di diventare soprappeso uniti ad una percezione deformante del proprio corpo e ad una bassa stima di sé. Le forme di disturbo da alimentazione incontrollata e i disturbi non specificati riguarderebbero invece circa il 6% delle adolescenti italiane.” (Fonte: "Al via campagna di informazione sui disturbi del comportamento alimentare", tratto in data 31-05-2005 da Obiettivo Psicologia. Formazione, lavoro e aggiornamento per psicologi
http://www.opsonline.it/index.php?m=show&id=2942 )

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