I droni killer del Nobel per la pace

Creato il 28 maggio 2013 da Coriintempesta

di: Manlio Dinucci 

Il Nobel per la pace Barack Obama ce la mette tutta, ma né lui né qualsiasi altro presidente degli Stati uniti possono promettere la totale sconfitta del terrore, poiché «non saremo mai in grado di estirpare il male annidato nel cuore di alcuni essere umani». Lo annuncia nel discorso sulla «strategia controterrorismo».
Nonostante le sconfitte subite da Al Qaeda e dai suoi affiliati, «la minaccia oggi è più diffusa», dallo Yemen all’Iraq, dalla Somalia al Nordafrca, e in paesi come Libia e Siria «gli estremisti hanno preso piede» in seguito alle «agitazioni nel mondo arabo» (e non alle guerre scatenate da Usa e Nato). Prosegue dunque, sotto l’illuminata guida del presidente, la lotta del Bene contro il Male, ridefinendo però la strategia: da «illimitata guerra al terrore» essa si trasforma in una serie (di fatto illimitata) di «azioni letali mirate» con l’obiettivo di «smantellare specifiche reti di estremisti violenti che minacciano l’America».



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