di Maddalena Barattini
La primavera è sbocciata in faccia ai miei bambini! (cito TROPPObarba che è TROPPOsimpatico). Hanno belle guanciotte rosse e si rincorrono nell’orto con le canne in mano. Io invece, china a seminare, resto pallida come una patata, anche se forse mi si abbronzeranno le orecchie di dietro.
Non mi sono bastati tutti i semi comprati, sono stata in campagna da mio papà, armata di vanga e mi son servita dal suo giardino. Ho preso il finocchio selvatico (che radici profonde!), l’erba luisa, il caprifoglio, l’acanto e altre piante. Poi papà ha tirato fuori delle buste gialle, in cui conserva i semi raccolti l’anno prima. La catalogazione lascia spazio all’immaginazione.
Su una c’è scritto mais, poi garofanini cinesi, tutto chiaro fin qui.
Sulle altre invece: fiori lunghi, su un’altra misti, e sull’ultima c’è un punto interrogativo.
Li ho piantati vicino alle file storte dei piselli…col dubbio.