Kajal è una giovane ragazza indiana che, complice una commissione al mercato, entra in contatto con Kiran, un suo giovane vicino di casa. Kiran regala una stoffa a Kajal accompagnandola con un bigliettino e lei ricambia a sua volta con dei biscotti ed un biglietto, è così che iniziano a conoscersi e frequentarsi. Il loro è un amore puro e sincero, peccato solo che questo fiore sul punto di sbocciare venga reciso a seguito dell'incontro con Rujul ed il suo branco di compari delinquenti.
I due volti della capitale indiana sono uno dolce come una carezza, incarnato dalla giovane Kajal e l'altro, quello rude come un pugno nello stomaco incarnato da Rujul.
Un racconto breve ma, incisivo come pochi per la crudezza del finale. Eppure, purtroppo la storia di Kajal è quella di tante ragazze in India, innocenti derubate della loro anima e a volte anche della vita stessa.
Sicuramente, questo breve scritto può aprire gli occhi a molti. Una lettura che non si può definire "piacevole" nel senso proprio del termine ma che di sicuro resta dentro.