Halloween è alle porte. Siamo dunque nel periodo perfetto per qualche scampagnata “da brivido”. Brume, buio, freddo… fantasmi! Cosa c’è di meglio che una bella storia di spettri da raccontarsi la sera?
Oggi vi ripropongo un post del vecchio blog, aggiornato e corretto, riguardante uno dei luoghi più spettrali che mi sia capitato di vedere fin da quando ero un bambino.
Si tratta di una “classica” casa stregata. Quando andavo in montagna coi nonni, in Valsassina, la scorgevo lungo la strada. Era già abbandonata allora e si faceva notare per la bizzarra colorazione rossa dei suoi muri, e per le dimensioni notevoli.
Solo col tempo ho scoperto che quella suggestiva magione – sì, ho sempre avuto una passione per certe atmosfere – era effettivamente tacciata di essere maledetta, stregata.
Situata in una frazione del piccolo paesino di Cortenova e costruita a fine ’800, essa porta il nome di Villa De Vecchi, in onore del suo proprietario, il Conte Felice De Vecchi. Leggenda vuole che il conte decise di erigerla qui spinto da un impulso istintivo, nato durante le sue abituali passeggiate nei boschi valsassinesi.
La costruzione fu affidata all’architetto Sidoli, che morì prima di vederla finita e abitata.
La casa era strutturata su tre piani ma comprendeva anche degli estesi sotterranei utilizzati come cantine, lavanderie e aree per la servitù. All’ultimo piano era previsto l’allestimento di un osservatorio astronomico, che tuttavia non fu mai realizzato.
Nei tempi in cui la villa era abitata essa comprendeva anche un magnifico giardino, con tanto di splendida fontana (ora scomparsa) e di attigua abitazione per il custode e per la sua famiglia.
Il conte, patriota convinto, diede molte feste nella sua magione, che aveva una certa fama in tutta la Lombardia. Purtroppo al momento della sua morte la villa fu ereditata dal fratello Biagio, che però la lasciò andare in disgrazia nel giro di pochi anni. Che sia stata anche colpa delle storie di fantasmi e apparizioni che avevano iniziato a circolare riguardo alla casa?
Si parlava di una maledizione riguardante una giovinetta (figlia del conte? I racconti dell’epoca non sono chiari) dispersa sui vicini monti e non più tornata alla villa. Non in forma mortale, perlomeno. Sempre secondo la leggenda, poco dopo questo episodio nei pressi della casa venne trovato il cadavere di una donna dal volto sfigurato.
Da allora la magione del conte ha attirato la curiosità di molti esperti dell’occulto, che anche ai giorni nostri visitano l’edificio (pericolante e quasi del tutto inagibile, sappiatelo!) per registrare eventuali anomalie.
Sono stati rilevati forti campi magnetici ed elettromagnetici nella zona circostante, nonchè presenze di orb.
La casa e il terreno su cui si trova è stata messa all’asta svariate volte dal comune a prezzi bassissimi, ma nonostante ciò non è mai stata venduta.
Un’ulteriore curiosità è che qualche anno fa ci fu una grossa frana proprio in quella zona, che devastò completamente alcuni paesi, e la casa si salvò senza un graffio poichè la frana le passò ai lati senza sfiorarla.
Ma i misteri della Villa non finiscono qui. In uno dei sopralluoghi del gruppo Crop, tre ricercatori del gruppo hanno udito uno “strano rumore” provenire dall’interno. “Come se qualcuno camminasse strisciando i piedi sul legno”. Una collaboratrice del Crop ha potuto vedere la figura bianca di una donna molto giovane attraverso una delle finestre sul retro. La stessa donna fu vista tempo prima da almeno un altro paio di testimoni…
Suggestioni o finestra sull’Aldilà?
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Fonti: