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I fantasmi di pietra/Dio a rapporto

Creato il 10 dicembre 2010 da Mapo
Continua il viaggio di Corona attraverso le vie di Erto Vecchia, paese semi-abbandonato dopo l'inondazione del Vajont. Il clima non è più quello allegro e a luci rosse di qualche riga fa. Il fiume dei ricordi porta l'autore, questa volta, più vicino alla tragedia.I fantasmi di pietra/Dio a rapporto
"...Si trovava sul Buscada la sera del 9 ottobre 1963, quando il Toc saltò nella diga uccidendo duemila persone. La sua casa venne cancellata come il segno di matita dalla gomma. L'amata consorte sparì con tutti gli altri della frazione Spesse. Il suo corpo non venne mai trovato per una cristiana sepoltura, come non furono ritrovati gli altri. Da quel giorno il Pin morì vivendo. La notizia arrivò alla cava verso mezzogiorno. Qualcuno avvisò gli operai che le frazioni Spesse, Pineda, Prada, Liron, Marzana e San Martino non esistevano più. I cavatori fecero i conti. Pin disse: "Ho la moglie alle Spesse". un altro bestemmiò: "Anch'io ho moglie e figli a Marzana". "Partiamo subito" disse Cice Caprin.Quando furono vicino alla curva di Costa ammutolirono. Lungo la valle, dove c'erano boschi, prati, case, fienili, gente, bambini, chiese e vita, non esisteva più nulla. L'ondata aveva strappato i boschi, scorticato i prati che mostravano le rocce come ossa spolpate. Il mite scalpellino di Marzana puntò gli occhi dove era la sua casa. Non la vide. Non c'era. E nemmeno le altre c'erano. Si sedette su un sasso con la testa tra le mani e pianse in silenzio. Pin gli disse: "Coraggio, Toni". Ancora non sapeva che di lì a poco avrebbe subito la stessa sorte. Un altro cavatore cercò la sua casa in Marzana. Vide che c'era ancora. Stava più in alto, l'ondata non l'aveva raggiunta. Tra quei muri vivevano sua moglie e sua figlia. Sedette a piangere anche lui, ma di gioia. Pin disse: "Vado a vedere alle Spesse". Salutò il gruppo e partì. Quando svoltò la curva del Giavat capì tutto. Ma non serviva capire, alcuni paesani lo avevano già informato. Dell'intera frazione rimanevano solo alcune case della parte alta. Il resto piallato via. Allungò il passo. Della sua abitazione restavano soltanto le lastre di pietra del pavimento. Pin bestemmiò. Bestemmiava molto, il vecchio Pin. Credeva in Dio e proprio per questo ogni tanto gliene cantava quattro. Non era come certi baciapile, capi di banche, capitani d'industrie, signori di stanze dei bottoni, politici, che vanno a messa tutte le mattine, non bestemmiano e ne combinano più di Bertoldo. Pin se la vedeva in diretta col Padreterno. Quando gli sembrava che sbagliasse, gli tirava le orecchie. Non ho mai conosciuto un uomo con più fede. Sentiva Dio alla stregua di un amico e, come si usa tra amici, spesso voleva chiarire alcune cose. Se pensava di avere ragione lo chiamava a rapporto."

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