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Ma visto che si parla di edizioni più popolari, e non questi brossurati in similpelle di coccodrillo, possiamo dire che il trend affermatosi era quello dettato dalla Panini tra i 3,00 ed i 3,50, salvo collane con foliazione maggiore, che ospitano comunque un solo personaggio o gruppo o una sola miniserie, come per esempio i Marvel Mega o come diavolo si chiamano adesso.
Quindi questo nuovo formato Panini che ospiterà la gesta della famiglia Richards, sembra una giusta via di mezzo, 2,90€ per 48 pagine, sono solo 10 centesimi in meno rispetto ai 3,00€ della collana Marvel Tales, non è nulla ma la sua forza non sta solo nel prezzo, e manco comunque manco a dilro, come marketing stravince sullo spillato Lion da 30 pagine o poco più, formato con una sola storia, copertina morbida e zero editoriali, venduto a 2,50€, che continua ad esistere nonostanto a mio parere si sia rivelato un fallimento completo, basta vedere l'elitaria Before Watchmen che brutta fine che ha fatto.
Quindi brava Panini, lo vedi che quando vendi effettivamente quello che pubblicizzi arrivano solo complimenti?
La nuova serie dei Fantastici Quattro contiene due storie complete, collegate, compatibili, e tutte e due fedeli a quello che recita la copertina, in questo nuovo mensile, non ho trovato traccia della furboneria che ho riscontrato nel numero 1 di Thor Marvel Now, di cui abbiamo già parlatoe discusso sia qui, sia sulla pagina Facebook dell'editore Modenese.
F come Fantastic....ma anche come Fraction.
Non avrei mai immaginato che tra tutto il Marvel Now in uscita, io ripiegassi sui Fantastici Quattro, eppure è stato un colpo di fulmine, questo formato mi ha piacevolmente colpito, in un solo albo, due serie nuove, due pointing start, senza pagine extra superpagate piene di recuperi indesiderati o serie minori indigeste.
Per giudicare le serie è un pò presto, e il signor Fraction sa èesere così mutevole nelle sue sceneggiature che vanno dalla qualità infima (Flop it Self e il suo passato Thor) al piccolo gioiellino da collezione (il prossimo Hawkeye disegnato da Aya). Quindi bisogna aspettare per dare un giudizio , diciamo subto cosa non ci è piaciuto di questo album: M. Bagley e M. Allred, eh si a me personalmente non piace nessuno dei due, Bagley è diventato molto più sporco dai tempi in cui disegnava le risse tra l' Uomo Ragno-Venom ed il neonato (a quei tempi) Carnage, ora il suo tratto è più veloce, meno accurato, molto inspiegabilmente anni '90. Ricco di quella cinetica caciarona, nonchè una dozzinale cura dei particolari, che stanca gli occhi.
E poi c'è Allred, un disegnatore del quale veramente non mi spiego il successo nel mondo dei comics, come illustratore ci si può anche stare, quel suo stile volutamente lisergico sembra fatto apposta per il mondo dell'illustrazione pubblicitario, ma un intero fumetto...uno storytelling, a mio parere, la dinamica delle tavole viene pesantemente menomata da quel tratto così spesso, che sacrifica movimenti e plasticità, le anatomie molte volte sono sconclusionate, ed i visi dei personaggi sono tutti uguali, e si riescono a distinguere solo per l'acconciatura ed il colore dei capelli ed il costume, ma sembra che sia quotatissimo ultimamente nell'ambiente ed il suo stile così dannatamente pop, sembra essere molto apprezzato.
Io non riesco a digerirlo, quindi spero che resti il meno possibile ai disegni della Fondazione Futuro.
Ma si diceva di Fraction - lo scrittore di Flop it Self, nota anche come la sagra del martello, ha un duro compito, deve tenere alta la godibilità di una serie che grazie ad Hickman, ha ritrovato una grandezza che forse non vedeva dai tempi di J. Byrne. Al tempo stesso tale compito è perisno facilitato, durante la sua gestione (che io ancora non ho letto, e spero finisca in volume al più presto), Hickman ha arricchito il cosmo dei Fantstici Quattro di una quantità immensa di personaggi interessanti, e Fraction ha a disposizione un olimpo di facce più o meno nuove, con le quali speriamo riuscirà a regalarci delle belle evasioni.
il voto finale è una sufficienza speranzosa, nel primo numero non succede quasi nulla, più che altro si gettano le basi per il futuro (nel vero senso della parola), però siamo fiduciosi, si decisamente il numero 2 si prenderà. Nonostante Allred e Bagley.
L'edizione italiana
Non potendo addossre a Panini la colpa sugli illustratori delle due serie, posso sempre rifarmi sull'editoriale di Giuseppe Guidi, veramente scarsino, la copertina recita NUMERO 1, questo reboot Marvel, è davvero strano, non bisogna chiamarlo così, perche non è in pratica un reboot, eppure la numerazione ricomincia daccapo, ed un nuovo lettore che leggere Numero 1 sulla copertina, può rimanere abbastanza interdetto da queste pagine, in cui tanto per essere chiari non si capisce nulla.
Fantastici Quattro è si un numero uno, ma è strettamente legato alla run appena conclusasi, e qualche nota in più andava messa invece che citare solo il fatto che la famiglia di supereroi ha visto i natali nel lontano 1961 per mano di Stan lee e Jack Kirby.
L'albo è letteralmente saturo di personaggi che possono apparire nuovi agli occhi dei neofiti, ed io siccome lo sto inspiegabilmente promuovendo, voglio dare una mano alle nuove leve con delle noticine che avrebbe dovuto dirvi l'editor della testata.
Note a Margine:
Come detto, Hickman ha creato una run spettacolare del quartetto, e durante la sua gestione, nella quale era presino momentaneamente morta anche la Torcia Umana, ha introdotto ed arricchito scenari, personaggi e villain di una delle serie più vecchie in casa Marvel, come la zona negativa, tanto cara al buon Byrne, Galactus, i talpoidi e persino Destino.
Ecco chi potrebbe lasciarvi spiazzato in questo album e Guidi non si è preoccupato di presentarvi:
Dragon Man - è un androide, vecchio nemico dei Fantastici Quattro, qui lo vediamo in una versione upgradata (si può dire?) da Valerie Richards, la figlia di Susan Storm e Reed Richards, piccolo genio membro della Fondazione futuro insieme al fratello Benjamin. Tra gli altri bambini che ritroverete nelle pagine ricordiamo Alex Power, dei Power Pack, supergruppo di bambini Marvel creato ala fine degli anni '80, Artie e Leech, due mutanti, apparsi nelle pagine di X-Factor, primissima serie.
Bentley-23, characters che promette tanto divertimento, è in realtà il clone di Wizard, vecchia nemesi dei F4, visto ultimamente come membro della Intelligencia.
Tong Korr Turg e Mik, fanno parte della razza dei Talpoidi.
Medusa, è la regina degli inumani, moglie di Freccia Nera, sarà membro della nuova Fondazione Futuro.
Questo Ant-Man, è Scott Lang, inventore squattrinato, che per salvare la figlia, e pagargli una costosa operazione cardiochirurgica, rubò la tecnologia di Henry Pym.
Onome, è la figlia di un ingegnere del Wakanda, nazione africana, scientificamente avanzata, che ha dato i natali a Pantera Nera.
Darla Deering, attuale fidanzata di Jhonny Storm è nota anche come Ms. Thing, di cui purtroppo non so dirvi assolutamente nulla.
Però direi di aver buttato un pò di luce chiarificatrice, su alcune personaggi.
Conlusioni
F4 si proverà, nonostante l' handicap degli illustratori e l'incognita dello scrittore, credo questa edizione , questo formato, insieme al proliferante formato bonellide, sia un ottima proposta e risposta alla crisi, ed alle esigenze dei lettori. Un albo centrato, fedele alla sua copertina e coerente per contenuti.
Riconosciamolo ad un editore che per ora non ha entusiasmato troppo con l'invasione Marvel Now. sopratutto con la geografie delle "nuove" testate.
Baci ai pupi.
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