I figli e i ciucci

Da Maxdejavu

Giornata di follie.
I Dejavù non solo decidono di uscire ma, pensano bene di andare a fare tutti servizi che nell’ultimo mese sono rimasti latenti ma necessari.
L’alza bandiera mattutina rinfresca gli animi e le speranze.
La Nana corre per casa gridando “Euiua andare y Pacco!”, Mammapappa sprizza gioia da tutti i pori e bofonchia “Evviva, finalmente usciamo!”, Papàsino è già inca*****o di primo mattino e si lamenta “Sto già sudando a causa del caldo” e anche il Nano Puzzolone decide di far parte della festa ed esclama “UEEEEEEEEEEEE’”

I Dejavù impiegano circa 2 ore ad organizzare lo spostamento delle truppe, ma nonostante gli ampi preparativi riescono a dimenticare 1/3 delle cose necessarie e sufficienti alla sopravvivenza a Villa Dejavù. Pregni di entusiasmo e di speranza, lasciano che le cose vadano come devono andare e si dirigono prima al Parco dove tutti sudano abbondantemente, garantendo a Papàsino la sua dose di imprecazioni. Passano come seconda tappa dal benzinaio dove perdono abbondanti 35′ per motivi sconosciuti al genere umano. Volano al centro commerciale ad acquistare scorte di pannolini, omogeneizzati oltre che viveri di sopravvivenza per i coniugi Dejavù ma, AVENDO LASCIATO LE RUOTE DELLA CESTA del Nano Puzzolone in Villa Dejavù, e dovendo utilizzare il carrello come supporto della cesta, lo spazio disponibile per il trasporto di razioni K si riduce a pochi centimetri cubici per cui, dopo 3 pacchi di pannolini, il carrello è già abbondantemente pieno e i coniugi Dejavù abbondantemente stanchi.
Dopo aver pagato alla “cassa amica” dove un comune mortale non riesce a pagare se non dopo una benedizione Pontificia, l’allegra brigata si reca dai Bisnonni Accio e Agna che oramai avevano dato i Dejavù per dispersi.

“Adesso nonno, appena il Nano puzzolone sarà grandicello, ci organizziamo per il terzo” scherza Papàsino
“Non credo proprio” esclama Mammapappa mentre Bisnonno Accio ride sotto i baffi.
“Quando eravamo giovani noi” dice Bisnonna Agna “non c’erano tutte le cose che ci sono adesso”
“Cioè?”
“Tutti i rimedi” dice lei “pensate che quanto è nato il 3° figlio, io ero stanca e disperata e me la prendevo con Bisnonno Accio”
“ih ih ih” ride il bisnonno
“Gli dicevo che basta, non era possibile, io non potevo farcela più, ero stanca e alle volte piangevo anche”
“ih ih ih” ride ancora il bisnonno
“Quindi gli dissi di andare a prendere i rimedi in farmacia. Allora comprare i contraccettivi non era ben visto e nemmeno i farmacisti erano d’accordo”
“Quindi?”
“Quindi obbligai Nonno Accio ad andare a comprarli”
“ih ih ih” ride ancora il bisnonno
“…”
“…”
“Lui andò in farmacia, vergognoso ma poi dopo un pò tornò”
“ih ih ih” ride ancora il bisnonno
“Aveva preso i contraccettivi quindi?”
“No, lo svergognato era tornato con un ciuccio!!!”
“Ma mi vergognavo e non sapevo come fare!” esclama bisnonno Accio
“E quindi nonna, poi come avete fatto?”
“Come abbiamo fatto?”
“Si!”
“Abbiamo fatto che, ne abbiamo fatti altri 5!”
” O.° “
” O.° “
“ih ih ih ih” ride ancora bisnonno Accio!

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