Ford è un pochetto pallido: quest'estate non è riuscito a passare nemmeno
un secondo al sole. In compenso però ha lavorato sugli addominali...
Le ultime frasi che ho scritto non le ho capite nemmeno io, quindi basta preamboli. È il momento di lanciare le uscite del weekend cinematografico con i commenti miei e con quelli di quell’altro che questa settimana non voglio nemmeno nominare, non voglio.
"Hey Ford, mi presti un po' di crema protezione bimbi? ahahah!"
Prometheus di Ridley Scott Il consiglio di Cannibal: poco promethente Punto primo, odio la saga di Alien. Punto secondo, odio quell’alien di Ford. Punto terzo, pare che questo film abbia fatto cacare persino parecchi fan della serie sci-fi che a me fa solo schi-fi. Detti tutti questi tre punti, una visione potrei pure dargliela. Perché negarmi la possibilità di fare una bella recensione stronzatur… ehm, stroncatura? Non sono mica un bonaccione come Ford che vuole sempre parlare bene di tutti. Tranne quando c’è da parlare di film davvero grandi, come The Tree of Life o Melancholia o La guerra è dichiarata, e solo allora si decide a parlarne male. Dimostrando così di essere il blogger cinematografico meno promethente dell’intera rete internet mondiale. UPDATE: ho visto il film e non mi è nemmeno dispiaciuto del tutto, per 2/3 almeno, perché la parte finale fa pena. Comunque è guardabile, ma chi si aspetta un capolavoro temo rimarrà deluso e, nel caso di Ford, fetuso. Recensione cannibale prossimamente. Il consiglio di Ford: di sicuro più promethente dei pareri del Cannibale. L'ultima fatica di Scott, malgrado gli effettoni, l'hype e il cast davvero niente male, non ha riscosso il successo che tutti i suoi fan speravano oltreoceano, e promethe di essere un ottimo candidato alle bottigliate, che spesso e volentieri colpiscono quando anche i grandi registi deludono - vedi Malick -. E Ridley Scott è un grande regista, per quanto ne possa sparlare quella vecchia suocera del Cannibale: in fondo, uno che snocciola cose come I duellanti, il primo Alien - che non è piaciuto solo al Cucciolo - e Blade runner una chance la merita sempre. Fosse anche solo per prendersi una bella ripassata dal sottoscritto."Mio Dio! Non oso immaginare cosa uscirà dall'unione tra te e Ford..."
Che cosa aspettarsi quando si aspetta di Kirk Jones Il consiglio di Cannibal: chiedetelo a Ford Che cosa aspettarsi quando si aspetta? Ford ne deve sapere qualcosa, visto che al momento è in dolce attesa. Ebbene sì, per seguire in tutto e per tutto le orme del suo idolo Arnold Schwarzenegger, ha fatto come lui in Junior ed è rimasto incinto. Il padre del nascituro? Secondo il sito di gossip TMZ, potrebbe essere Sylvester Stallone o Jean-Claude Van Damme, ma sembra che anche Mario Balotelli abbia richiesto il test del DNA. Che cosa aspettarsi invece da un film che si intitola Che cosa aspettarsi quando si aspetta? Se va bene, una commediola scacciapensieri con un cast all-stars. Se va male, cosa più probabile, una schifosa porcheria con un cast all-stars come Capodanno a New York. Il consiglio di Ford: non aspettatevi che vada a vedere una roba del genere. A volte mi chiedo come sia possibile che schifezze abominevoli da comparsata di attori in cerca di una sontuosa retribuzione riescano ad essere distribuite ottenendo un successo ben maggiore di film di qualità. Forse perchè continuano ad esistere personaggi di dubbio gusto come il mio antagonista che appena sentono parlare di operazioni modaiole sono sempre in prima fila con la bava alla bocca come fosse il primo giorno di saldi. Io mi godo la mia dolce attesa facendo finta che titoli come questo non esistano."Quel posto è già occupato! Stiamo aspettando Ford. Non si perderebbe
la proiezione dell'ultimo capolavoro neorealista di questo regista
suvietnamita che solo lui conosce per nulla al mondo!"
"Non fare così. Non dobbiamo per forza andare con Ford, possiamo anche
chiamare Cannibal che questo weekend c'ha l'auto del papi."
"Abbi Pietààààà Ford! Non chiamarmi mai piùùùùù!"
Pietà di Kim Ki-duk Il consiglio di Cannibal: che Ford abbia Pietà di noi Il recente vincitore della Mostra del Cinema di Venezia è un film che sembra interessante, di certo è il più promethente della settimana. Considerando come il mio rapporto con Kim Ki-duk finora è stato piuttosto soporifero, grazie alla visione di Ferro 3 sponsorizzata proprio da Mr. James Boring, non posso però garantire che il mio entusiasmo sarà pari a quello della giuria di Venezia. Che poi, a dirla tutta, Michael Mann e gli altri giurati del festival avrebbero voluto dare il Leone d’Oro a The Master dell’immenso Paul Thomas Anderson, salvo poi scoprire che non potevano assegnare più di 2 premi allo stesso film e decidendo così di ripiegare sul film di Kim Chiiiii?-duk. E adesso Ford, dicci la tua opinione ma abbi Pietà di noi ed evita di raccontarci tutta la tua vita prima di arrivare a parlare del film… Il consiglio di Ford: abbiate pietà del Cannibale e delle sue discutibili prese di posizione. Kim Ki-Duk è uno dei registi più importanti che l'Oriente abbia lanciato negli ultimi vent'anni, nonchè l'unico - forse con Bong Joon Ho - a raccogliere l'eredità del primo Kitano. Pietà - o Pieta, come in originale -promette di essere un ritorno alla durezza dei suoi primi lungometraggi, roba da far tremare i mobili molto più dell'ormai perso per strada Park Chan Wook. Film della settimana - e forse uno di quelli dell'anno - a mani basse, nonostante anche al sottoscritto sia dispiaciuto non veder premiato The master, uno dei titoli più attesi della stagione anche al Saloon.