Era il Giugno del 2011 quando Ken Jacobs, videoartista, stava lavorando, attraverso una riflessione sul 3D che portava avanti da diversi anni, alla fontana della City Hall a New York. Improvvisamente venne interrotto dalla marcia della folla che era scesa in piazza verso Zuccotti Park per protestare e occupare Wall Street. Jacobs ne approfitta e con le riprese di quella giornata decide di costruirne un documentario. O meglio, un manifesto propagandista.
L'autore infatti si schiera nettamente dalla parte dei manifestanti insistendo più di una volta col suo punto di vista. A dir la verità non ci viene mostrato nulla di nuovo o di non immaginabile. Tutto il materiale riprende persone che sfilano in strada. Come se non bastasse il regista ha un'idea che all'inizio sembra molto disturbante e senza senso. In realtà poi non è così stupida (evito spoiler) ma a lungo andare diviene ripetitiva e stufa.
Infine, come dicevo più sopra, il lavoro di cineoperatore della folla si fonde costantemente con gli studi che Jacobs stava svolgendo sul 3D riprendendo acqua e fontane. Si fa fatica a capirne il senso, e l'utilizzo del 3D, obiettivamente efficace per gli spezzoni "acquatici" invece pare del tutto inadeguato e fuori luogo per le riprese sui manifestanti.
Usciti dalla sala non si ha nessuna informazione in più in merito ai quei fatti, ma nemmeno nessuna emozione in più. Paradossalmente, che si trattasse dell'America e di Wall Street, o di una qualsiasi manifestazione studentesca italiana, la cosa non cambierebbe.
Dispiace dirlo, ma una delle poche caratteristiche di questo lavoro, è che duri solo un'ora.
{jcomments on}