Sabato 05/01/13, ore 21.05, Iris
Tratto dall’omonimo best-seller di Paolo Villaggio e presentato ufficialmente sugli schermi televisivi nel 1968 durante la trasmissione Quelli della domenica, Fantozzi è la maschera italiana per eccellenza: il ragioniere goffo, timido, imbranato e sgraziato, schiacciato da una quotidianità allucinante e ripetitiva, si è imposto come personaggio cardine del Bel Paese, reinventando la realtà con una contaminazione iperbolica tra surrealismo e cartoon e facendo esplodere un nuovo tipo di comicità giocata sui modi linguistici.
Simbolo di un’Italia ipocrita e perbenista, sempre pronta a umiliarsi di fronte al potere ma aggressiva e crudele con i più deboli, Ugo Fantozzi esordisce al cinema per la regia di Luciano Salce: ed è subito leggenda. Momenti memorabili (la partita di calcio tra scapoli e ammogliati; la sfida a biliardo con il Cavaliere Conte Diego Catellani [“Il suo è culo; la mia è classe, caro il mio coglionazzo!”]; la partita di tennis con Filini [“Ragioniere, che fa, batti?”; “Ma… Mi dà del tu?!”; “No, no, batti lei?”; “Ah, congiuntivo!”]) e compagni di sventura eccezionali, diventati mitici: la moglie Pina (Liù Bosisio), la figlia Mariangela (Plinio Fernando), il collega Filini (Gigi Reder), la sospirata signorina Silvani (Anna Mazzamauro). Comicità amara e spietata.
Assolutamente imperdibile.