San Francisco, 1969: il brutale omicidio di una coppia fa scattare le indagini su un misterioso serial killer che invia lettere cifrate ai quotidiani firmandosi “Zodiac”; colpirà svariate volte nel corso degli anni, diventando un’ossessione per il poliziotto David Toschi (Mark Ruffalo), il giornalista Paul Avery (Robert Downey Jr.) e il vignettista Robert Graysmith (Jake Gyllenhaal).
Non un film su un assassino ma sugli strascichi delle sue gesta: presentato in concorso al 60º Festival di Cannes e diretto da David Fincher, Zodiac si basa sui libri del vero Graysmith a proposito di una serie di omicidi che sconvolsero la California negli anni ’60 e ’70 e il cui autore resta ancora oggi sconosciuto. Serrato, terrorizzante e talmente rigoroso da risultare antispettacolare, il film rappresenta una malvagità totalmente gratuita e incomprensibile: in una parola, reale. Il detective Toschi ha ispirato SteveMcQueen in Bullitt. Citazione per il film Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!, con Clint Eastwood e diretto da Don Siegel, anch’esso ispirato agli omicidi di Zodiac.
Imperdibile.