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Martedì 26/2/13, ore 21.15, RAI 5

Nel suo undicesimo film, l’austriaco Michael Haneke, unico per sguardo crudele nei confronti della società (borghese) e capacità di astrazione, lascia libero lo spettatore di decifrare i misteri della vicenda narrata. Eichwald, Germania del nord, 1913. La vita quieta e tranquilla della comunità protestante è sconvolta da una serie di strani avvenimenti, del tutto inspiegabili. Morti violente, torture e sevizie si susseguono. Solo il maestro della scuola locale sembra avere un’intuizione sulle possibili cause degli accadimenti che, però, potrebbe essere frutto di una suggestione paranoica. La Prima Guerra Mondiale è alle porte. In un clima di minaccia incombente, i tanti interrogativi senza risposta sembrano suggerire quanto sia difficile (impossibile?) rapportarsi alla realtà che ci circonda, le cui relazioni di causa/effetto sfuggono alla comprensione umana. Nella storia del villaggio, così come nella Storia, probabilmente sono tutti colpevoli. Apologo crudele e spietato sulla imperscrutabile forza del Male. L’allusione all’incubo nazista sembra evidente. Palma d’Oro, Premio FIPRESCI e Premio della giuria ecumenica a Cannes, Golden Globe al miglior film straniero, 2 nomination agli Oscar (film straniero, fotografia).

Superbo.