Sabato 9/3/13, ore 0.10, IRIS
Quarto lungometraggio del geniale regista, sceneggiatore, produttore, pittore, compositore e scrittore David Lynch, Velluto Blu è uno dei più influenti film degli anni ’80. Titolo di culto tra i più venerati di sempre, il film è una visionaria discesa agli inferi in cui sono presenti tutte le ossessioni del suo autore. La capacità di Lynch di scoperchiare il perbenismo ovattato della provincia americana è qui funzionale ad una vicenda che presenta ancora una linea narrativa abbastanza definita, al contrario di quanto avverrà nei suoi capolavori dell’ultimo periodo. Il ritrovamento di un orecchio reciso abbandonato in un campo (metafora di un condotto comunicativo tra la società idilliaca percepita in superficie e un mondo sotterraneo ben più oscuro) è solo l’inizio di una bizzarra storia in cui due giovani si calano, loro malgrado, negli abissi di una realtà fatta di violenza, droga, sesso, depravazione e perversione. Ambienti angusti e claustrofobici in cui si muovono personaggi mossi da volontà di sopraffazione e autodistruzione, interpreti memorabili (Dennis Hopper, Isabella Rossellini, Dean Stockwell, Kyle MacLachlan), e una colonna sonora straniante (in cui, oltre alle musiche del fido Angelo Badalamenti, sono presenti brani di Roy Orbison e Bobby Vinton) attribuiscono al film un fascino torbido da cui è impossibile sottrarsi. Primo premio al Festival di Avoriaz.
Cult assoluto.