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Martedì 12/3/13, ore 21.15, RAI 5

Con un taglio quasi documentaristico, il film narra la vicenda di un gruppo di pellegrini in visita al santuario di Lourdes, luogo di speranza e di preghiera (ma anche di illusione), in cui avviene una guarigione forse miracolosa. Da molti anni costretta su una sedia a rotelle, Christine (una straordinaria Sylvie Testud) va a Lourdes con un gruppo di infermiere e di altre disabili, senza tuttavia dimostrare una grande fede. Un mattino si sveglia, apparentemente guarita, suscitando l’ammirazione e l’invidia degli altri. Caratterizzato da uno stile asciutto e rigoroso, il film è un’opera matura ed intelligente, che pone interrogativi su cui riflettere senza avere la presunzione di dare risposte facili o scontate. Stimola l’intelletto dello spettatore. E non è poco, di questi tempi. E’ un racconto crudele, una fantasticheria o un incubo, come sottolinea la stessa regista, qui al suo terzo lungometraggio. Presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, oltre a ricevere il premio FIPRESCI, è riuscito nel sorprendente risultato di essere premiato sia dall'Organizzazione cattolica per il cinema (Premio SIGNIS) che dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Premio Brian).

Intelligente.