Giovedì 14/3/13, ore 23.35, RAI MOVIE
Dopo una serie di commedie sentimentali e nostalgiche, più o meno riuscite, Pupi Avati, con il suo 32° film, torna al tanto amato genere horror, scrivendo e dirigendo una pellicola interamente ambientata negli Stati Uniti. Dopo una malattia mentale che l’ha costretta per quindici anni in una clinica psichiatrica, una vedova italiana affitta un cupo edificio nella tranquilla cittadina di Davenport, con l’intenzione di ricavarne un ristorante. Ben presto, però, dovrà fare i conti con le inquietanti presenze, forse frutto dei suoi disturbi mentali, che popolano la fatiscente dimora. Nonostante la vicenda non brilli per originalità, e le suggestive ambientazioni dei suoi “cult” La casa dalle finestre che ridono e Zeder appaiano ormai lontane, Avati confeziona un efficace thriller che ha tutte le carte in regola per piacere agli appassionati del genere, compreso il classico prologo che esemplifica la genesi delle presenze nella “casa maledetta”. Il clima claustrofobico delle stanze buie risulta perfettamente funzionale ad un film che si inserisce nel filone dell’horror gotico. Voci, cuniculi segreti e rumori sinistri, contribuiscono a creare un’atmosfera di autentico spavento, in cui Laura Morante si muove con maestria, calandosi nei panni della fragile protagonista che si confina nell’isolamento di una casa di collina per sfuggire ad un passato traumatico.
Brividi assicurati.