Mercoledì 29/5/13, ore 23.20, Rete 4
Tratto dal romanzo decadente Doppio sogno (1926) del viennese Arthur Schnitzler, il film, presentato postumo alla Mostra del cinema di Venezia, è il testamento artistico del maestro Stanley Kubrick (1928-1999).
In una Manhattan livida e notturna, ricostruita nei Pinewood studios di Londra, si consuma la crisi coniugale di un’agiata coppia alto-borghese (Cruise/Kidman), tra ossessioni, sogni, desideri repressi. E sesso. Con passo lento e inesorabile, Kubrick accompagna lo spettatore in un incubo ad occhi spalancati, descrivendo la più disturbante parabola sulla crisi del rapporto di coppia. Tema del doppio, ambiguità psicologica e risvolti psicanalitici sono le direttrici entro le quali si muovono i due protagonisti, figure algide e distaccate che abitano una realtà che è oggettivazione del sogno, e viceversa. «Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l'inganno una necessità per le due parti». Il rifiuto del pathos narrativo classico e gli ambienti sontuosamente asettici, trasmettono un effetto ipnotico e straniante da cui è impossibile non essere affascinati. Lucida e spietata analisi della società contemporanea mossa da desideri primordiali e dei rapporti di classe, senza via di fuga né catarsi, Eyes Wide Shut è un compendio dal fascino obliquo di tutta la poetica kubrickiana. Straordinarie le performance di Tom Cruise e Nicole Kidman, all’epoca sposati, che dimostrano un’evidente alchimia, nonostante la loro relazione sia realmente finita dopo le riprese del film. Tra le numerose sequenza memorabili, è impossibile non citare l’inquietante rito orgiastico officiato nei cupi saloni della villa da uomini e donne nudi, con il volto coperto da maschere. Contrappunto musicale impeccabile.
Capolavoro assoluto.