“O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo.”
Diretto dal geniale Christopher Nolan, secondo capitolo di una trilogia basata sul personaggio di Batman creato da Bob Kane e Bill Finger, Il cavaliere oscuro ha indelebilmente segnato l’immaginario fumettistico cinematografico, delineando un universo molto più cupo e realistico rispetto ai precedenti del genere. Il miliardario Bruce Wayne (Christian Bale) si trova a dover fronteggiare la sua nemesi, il temibile Joker (uno straordinario Heath Ledger), cellula impazzita immolata alla degenerazione e al Caos.
Il lato oscuro della maschera, simboleggiato dalla moneta con cui il procuratore Harvey Dent (Aaron Eckhart) tenta la sorte, è il fulcro di un film incredibilmente complesso nella struttura e nel significato, in cui il confine tra Bene e Male, tra giustizia e crimine diventa sempre più labile: le insicurezze, i dubbi, le fragilità di un supereroe alla disperata ricerca di una consapevolezza sul suo ruolo all’interno di una società spietata, pronta a santificare e subito dopo a condannare, sono affrontate da Nolan con etica e coerenza rare e fanno riflettere sull’umanità e sul valore del sacrificio. Un infinito gioco di specchi, in cui nulla è come sembra. Su tutto domina Heath Ledger, impareggiabile nei panni del Joker, dotato di immenso talento, prematuramente scomparso poco dopo la fine delle riprese (e premiato con un Oscar postumo come miglior attore non protagonista). Grande prova di Michael Caine (Alfred) ed eccellente colonna sonora di Hans Zimmer.
Capolavoro imperdibile.