Lunedì 14/10/13, ore 21.00, IRIS
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico e diretto da Roman Polanski, Il pianista racconta le vicissitudini di Władysław Szpilman (Adrien Brody), ebreo polacco perseguitato dai nazisti e rinchiuso nel ghetto di Varsavia; scampato alla deportazione nei campi di concentramento, sopravvive nella devastazione del secondo conflitto mondiale, continuamente braccato e in fuga, conservando la sanità mentale solo attraverso la musica.
Clamoroso successo di critica e pubblico, il film filtra con occhio partecipe ed emozionato l’orrore dell’Olocausto, elevando il protagonista a simbolo universale di un’umanità calata in eventi talmente tragici da risultare indicibili, o meglio, infilmabili. Da qui una prospettiva intimista e personale che appartiene allo stesso regista e che sottolinea l’importanza dell’arte come mezzo di salvezza. Non una delle opere più riuscite di Polanski, a volte convenzionale, rimane comunque una tappa fondamentale nella filmografia di un autore tra i più importanti del XX (e XXI) secolo. Vincitore della Palma d’oro a Cannes e di tre Oscar (miglior regia, attore protagonista, sceneggiatura non originale). Scritto da Ronald Harwood.
Da vedere.