“Quando finalmente venne rovesciato nel 1979, la folla in festa si riversò sulle strade. Il suo regime ha ucciso più di 300 mila ugandesi ed espulso decine di migliaia di asiatici che avevano costruito per anni la loro casa in Uganda. Amin morì in esilio in Arabia Saudita il 16 agosto 2003. Nessuno sa se questo fosse il fato da lui sognato.”
Tratto dall'omonimo romanzo di Giles Foden e diretto da Kevin Macdonald, L’ultimo re di Scozia sovrappone realtà e finzione narrando le “gesta” di Idi Amin Dada (Forest Whitaker), sanguinario dittatore ugandese dal 1971 al 1979, attraverso il filtro di un personaggio immaginario, lo scozzese Nicholas Garrigan (James McAvoy), neolaureato in medicina riciclatosi come volontario. Altalenante, un po’ presuntuoso nella sua simbologia, il film scarta di livello grazie alla strepitosa interpretazione di Whitaker (giustamente premiato con l’Oscar e con un Golden Globe), capace di rendere le sfumature caratteriali di un personaggio affascinante, persuasivo, bipolare, paranoico, tristemente noto alla storia e di conseguenza tutt’altro che semplice da approcciare. Il titolo si riferisce alla fissazione di Amin per la Scozia.
Consigliato.