10 “The End” originali di film molto conosciuti che, per un motivo o per un altro, sono stati segati:
SHINING – Stanley Kubrick, 1980
Il direttore dell’albergo, Stuart Ullman, va a trovare Wendy e Danny Torrance in ospedale e restituisce al bambino la pallina da tennis che si vede rotolare dalla stramaledetta camera 237 qualche scena prima. Kubrick decide di tagliare questo finale per non interrompere la tensione raggiunta con la sequenza precedente dell’inseguimento nel labirinto. Iddio ti benedica ovunque tu sia.
LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI – Frank Oz, 1986
Audrey II, il mostro spaziale succhiasangue che vuole conquistare la Terra, non viene uccisa da Seymour e Audrey ma, dopo esserseli pappati, distrugge New York. Il finale viene giudicato troppo violento da quelle femminucce degli spettatori dello screen test.
CLERKS – Kevin Smith, 1994
Dante viene ucciso durante una rapina. La produzione rosica abbestia e convince Kevin Smith a tagliare la scena dell’omicidio visto che il film era già stato censurato per l’eccessiva volgarità del linguaggio. Tetteculotette.
[Artwork by Ale Giorgini]
ZOMBI – George A. Romero, 1978
Peter e Francine non scappano via in elicottero sfuggendo ai putrescenti bad boys, ma decidono di suicidarsi: Peter si pianta una pallottola in testa e Francine si fa decapitare dalle pale dell’elicottero. Alegrìa.
BLADE RUNNER – Ridley Scott, 1982
Rick Deckard scappa con Rachel “ovaie d’acciaio” mentre la (sua) voce narrante fuori campo scandisce il lieto fine. La produzione impone questo finale nel 1982 ma ZAC! viene tagliato da Ridley Scott nel 1992. Se è Heidi che volevate vedere filate in Sala 2.
ATTRAZIONE FATALE – Adrian Lyne, 1987
Alex non viene uccisa da Beth ma si suicida. Dan, vittima delle ossessioni della donna, viene arrestato. Gli spettatori dello screen test pensano: “tutta ‘sta sfiga per un cristiano solo?” e bocciano questo finale.
E.T. L’EXTRA-TERRESTRE – Steven Spielberg, 1982
Dopo che quel pucci di E.T. dice a Elliott “Io sarò sempre qui”, il ragazzo risponde con un sacco di bla bla: “Veniamo in pace. Siamo stati in viaggio per molti giorni. Siamo avventurosi, alla ricerca di nuove esperienze, e se non le troviamo non siamo in grado di sopravvivere in questo mondo. Addio, E.T.”. Zzzz.
ALIEN – Ridley Scott, 1979
Il lucertolone cattivo uccide Ellen Ripley e trasmette un messaggio radio alla terra attraverso la sua voce. La 20th Century Fox dà picche: anacapito, la Ripley non si tocca.
TITANIC – James Cameron, 1997
L’ottuagenaria Rose non spedisce il “cuore dell’oceano” (il gioiello che aveva conservato dai tempi dell’iceberg) in fondo al mare ma lo mostra a Brock Lovett, che tutto contento crede di aver salvato le chiappe dal momento che la missione consisteva proprio nella ricerca dell’oggettino. La vecchia, chiaramente affetta da Alzheimer sadico, se lo riprende e sai che c’è? Ploffete, lo butta in acqua lo stesso. Facepalm.
GLI UCCELLI – Alfred Hitchcock, 1963
Zio Alfred vuole il Golden Gate Bridge tutto tempestato di uccelli, scrive la scena e disegna i bozzetti, ci vogliono riprese aeree ed effetti speciali extra-lusso. Occorre un sacco di pecunia, fanno tutti i vaghi. Bon, fa niente ci s’arrangia così, brutti pidocchiosi.
[Artwork by Jolien Brands]
Fonte: Flavorwire