I FIORI DEL MARE
Le spalanca le braccia
quell’uomo di bronzo
quasi a voler stringere il mondo,
ma non il mare.
Il mare non si lascia stringere.
Appartiene al cielo
e sembra esser li’
solo per legarsi alla pietra
così bianca e brillante
che par mandorla acerba.
Da noi il mare é un segreto.
E’ nostro e di nessuno.
Come l’uomo di bronzo,
lo teniamo dentro e dietro di noi,
spalancando, si, le braccia
ma per barrare il passaggio a tutto il resto.
Per proteggere il segreto azzurro
dalle cose del mondo.
L’uomo di bronzo vuole volare
sulle cose del mondo.
Così, per moti duri e infiniti
avanza la barca delle speranze sue
verso la vita, che vola.
Non c’é porto
dove passare la notte,
non c’é marinaio
che ascolti con lui le sirene.
Galleggia sola
la barca delle sue speranze
e resiste
e risponde senza cura
agli abissi che s’aprono
e che sotto di sé
inghiottono ingordi
le cose e il tempo delle cose.
Meravigliosi sono da noi
i fiori del mare.
Elisabetta Giuliani – Parigi