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I fiori di Banksy

Creato il 29 gennaio 2013 da Epierandrei @shotofwhisky

Il guru britannico della street art Banksy sapeva di che cosa stava parlando quando ha realizzato il graffito che riporto qui sotto. Infatti comprendere molto bene l’importanza della resistenza passiva in una Rivoluzione, e il fatto che la violenza genera caos.

 

I fiori di Banksy

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Lo street artist egiziano Nazeer sceglie proprio questo graffito per commentare su Facebook quanto è accaduto nei giorni scorsi al Cairo, e in altre città dell’Egitto, sconvolte ancora una volta da proteste che sono sfociate in scontri violenti con morti e feriti. E lo fa per prende nettamente le distanze dal neonato (oscuro) gruppo dei Black Bloc in Egitto (qui la loro pagina Facebook), di cui poco davvero si sa a parte il fatto che si dichiarano anarchici e contrari ai Fratelli musulmani, il movimento islamico a cui si ispira il partito al potere. Tuttavia Tahrir Tv li ha già invitato in studio per un tranquillo dibattito televisivo. A questo proposito Nazeer, che pure è molto critico nei confronti delle attuali politiche di governo, scrive: “Sono una disgrazia per la Rivoluzione egiziana e per la gente che l’ha iniziata”. La nascita di questo gruppo è stato il gossip online delle ultime ore.

La stessa netta condanna arriva anche da un altro importante volto della street art egiziana, il giovane El Teneen, il quale sempre su Facebook ci va giu’ pesante con le parole per affermare che loro davvero non lo rappresentano.

Fedele ai suoi messaggi che hanno l'obiettivo di risvegliare la coscienza della gente, in occasione del secondo anniversario della Rivoluzione (il 25 gennaio 2013) Nazeer ha postato sempre su Facebook la foto di un suo graffito. In alto c’è scritto: la nuova identità egiziana. Sotto, c'è la data del 25 gennaio 2011 che segna l’inizio di questa nuova fase nella storia del paese. Il disegno rappresenta invece un codice a barre in cui ogni striscia ha un colore diverso. Insieme formano quelli della bandiera della pace. Eccolo qui sotto.

I fiori di Banksy

 


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