Magazine Hobby

I fiori raccontano...Speranza e Solitudine

Da Vulcanochimico
L’erica,il cui nome deriva  nome  greco ereike. È  una pianta proveniente dall’ Europa occidentale e meI fiori raccontano...Speranza e Solitudinediterranea e dall’Africa. E’ molto diffusa in Europa sia come pianta selvatica sia come pianta  coltivata tanto  da essere usata nelle composizioni  dei giardini per formare siepi o tappezzare terreni, è usata in vaso negli appartamenti  e anche nei mazzi di fiori. Appartiene alla famiglia delle Ericaceae, vi sono più di 500 specie,  ha un arbusto sempreverde con piccole spighe di fiori a forma di campanule colorate rosso granata o bianche da cui viene ricavato un miele delizioso. L’erica è chiamata l’erba delle streghe perché si narra che le streghe usavano l’erica per entrare in contatto con le fate e gli spiriti della natura, pertanto entra a pieno titolo come protagonista di molte leggende di folletti e streghe. L’erica, infatti, è utilizzata per fare dei portafortuna, per costruire amuleti e talismaniI fiori raccontano...Speranza e Solitudine Le scope fatte con ramoscelli di erica purificano gli ambienti, inoltre, far bruciare l’erica essiccata in un incensiere dovrebbe servire a tenere lontani gli spiriti maligni e le energie negative. Le moorland britanniche  sono luoghi  tappezzate di erica, questi paesaggi noti come luoghi  misteriosi e selvaggi  hanno fatto da sfondo a molti romanzi quali “Jane Eyre”, “Cime tempestose”, ”Il giardino segreto” solo per citarne alcuni. Il legno delle radici dell’erica arborea è utilizzato per fabbricare pipe e oggetti di legno intagliati. Nel linguaggio dei fiori assume diversi significati nel colore bianco è simbolo di protezione e speranza che i desideri si avverino, invece nel colore rosso granata simboleggia la solitudine.

"Nell'inverno nulla di più tremendo, in estate nulla di più delizioso 

di quelle vallette chiuse tra le colline,

di quei poggi sporgenti ed erti, coperti di erica..."

Sulla solitudine…

"La vita è fatta di piccole solitudini." 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines