Nel centro culturale, non necessariamente geografico, delle antiche città romane si trovava il forum, o foro, che fungeva un pò come l’agorà greca, è cioè un posto all’aperto che serviva per dedicarsi alle attività civiche. A differenza dell’agorà greca, il foro emergeva per la sua chiara definizione architettonica e la sua forma generalmente rettangolare – secondo l’architetto e trattatista romano Vitruvio (secolo I a.C.), le proporzioni ideali di un foro rettangolare dovevano rientrare nella relazione da due a tre.
I fori erano tradizionalmente caratterizzati dal tempio di Giove, che normalmente si trovava in uno degli estremi della sua planimetria. Ma ciò che determinava i confini e dava forma ai fori erano gli edifici della curia, o amministrazione pubblica, che si trovavano attorno, e la basilica, o grande edificio coperto, che non aveva la funzione delle chiese cristiane, ma faceva le veci di un tribunale di giustizia come altri edifici pubblici e templi di differenti e varie invocazioni.
Com’è noto, di tutti i fori costruiti in lungo e in largo dell’impero, i più importanti si trovano nella città di Roma. I fori romani hanno costituito per secoli una delle massime attrazioni turistiche della città e le sue rovine hanno ispirato una serie innumerabile di frasi memorabili circa il passo del tempo e la vanità di tutte le cose. Pochi posti nel mondo possiedono un potere evocatorio simile, pochi posti al mondo sono paragonabili ai fori come fonte di malinconia.
Il primo foro romano, situato nella stretta valle ai piedi del Monte Palatino, fu il Forum Romanum o foro repubblicano, considerato, all’epoca, come la “testa” del mondo. A differenza degli altri che vennero costruiti a nord e a sud di questo, e tenendo conto che crebbe con il passare dei secoli, la sua pianta non era rigorosamente ortogonale - tecnica di planimetria urbana appresa dai greci e applicata sistematicamente nel mondo latino, fin dagli accampamenti militari alle città.
Nell’anno 54 a.C., si cominciò la costruzione del secondo foro romano, il foro di Giulio Cesare che, segnato da stoà o portici, di pianta strettamente rettangolare e caratterizzato da un tempio dedicato alla Venere generatrice, servì da modello per il resto dei successivi fori, come quello di Augusto, costruito perpendicolarmente a quello di Cesare e dominato da un tempio più grande dedicato paradossalmente, tenendo conto che durante il suo regno si svolge la promulgazione della Pax Augusta, a Marte Ultor, un dio della guerra essenzialmente vendicatore.
Tutti gli imperatori seguenti aggiunsero successivi fori intrecciati tra sé mediante assi perpendicolari e dominati da un tempio dedicato al dio che prediligevano. Il culmine di tutto l’insieme vi era l’imponente foro di Traiano, costruito tra il 98 e il 117 d.C. ai piedi del Campidoglio.
Paul OilzumPiù completo che in passato, includeva anche mercati e due biblioteche, una per i monumenti grechi e l’altra per quelli latini, tra i quali si ergeva la colossale colonna di Traiano che raffigurava, in modo cinematografico, le guerre per la conquista della Dacia. Nessuna sensazione è comparabile a quella di camminare per queste rovine come potrai verificare tu stesso quando affitti appartamenti a Roma
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Tradotto da: Vanessa RosselliContattami