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I francesi traducono tutto

Creato il 30 maggio 2011 da Italianiaparigi
I francesi traducono tutto

I francesi traducono tutto

I matematici sono come i francesi: se si parla con loro, traducono tutto nella loro lingua, e diventa subito qualcosa di diverso“.
Questa splendida citazione del famoso poeta e romanziere tedesco Wolfgang Goethe sintetizza egregiamente la mania francese di tradurre tutto…ma proprio tutto!
Il nazionalismo gallico invade prepotentemente la sfera linguistica sostituendo anglicismi universalmente riconosciuti con improbabili termini francesi.
Un esempio? Se anche le tribù più selvagge della foresta amazzonica e gli eschimesi del freddo polo Nord usano il termine “computer”, i francesi devono distinguersi utilizzando il termine “ordinateur”.
Il morboso processo di purificazione linguistica dei cugini di Asterix tocca eccessi spaventosi quando i mangia-baguette si cimentano a tradurre in francese i termini del campo informatico: e così se anche i monaci tibetani usano il “byte” e i suoi multipli per indicare la capacità dei supporti informatici…i francesi hanno coniato l’octet (ottetto?!?).
Potrei continuare con moltissimi altri esempi relativi agli scempi linguistici compiuti dai francesi che si ostinano a tradurre anche l’impossibile: il mouse (la souris), il walkman (le baladeur), il marketing (la mercatique), il software (le logiciel), il DNA (ADN), l’AIDS (SIDA)…e non infierisco ulteriormente.  

Il delirio franco-francese che porta i nostri cugini d’Oltralpe a tradurre anche l’aria che respirano, raggiunge livelli altissimi quando si tratta di tradurre i titoli dei film.
Raramente i titoli dei film vengono tradotti letteralmente:“A message in a bottle” diventa “Un message dans la bouteille” o “The mummy” tradotto come “La momie”.
La maggior parte delle volte viene coniato un nuovo titolo in francese che non ha nulla a che vedere con il titolo originale: “Notting Hill” diventa “Coup de foudre a Notting Hill”, “Means girls” si tramuta in “Lolita malgré moi!” , “Patch Adams” diventa “Docteur Patch” o ancora “Cinderella man” che nelle sale francesi è uscito come “ De l’ombre à la lumière”.
Nel film “Lost in TranslationBill Murray si perdeva tra i meandri della lingua giapponese ma, come vedete, è molto facile perdersi anche tra quelli della lingua francese.



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