Mi hai posseduta senza avermi
e mentre la poesia abbandonava la mia vita
sono stata di questa città torbida e malvagia
perduta
fra pagine di vita che hanno curvato le mie spalle
e oscurato le mie pupille.
Io sto sola
a ricostruire sulle rovine
a ingoiare tristezza e pianto
come un fiume che solo in me ha trovato
il suo unico sbocco a mare.
Sempre in viaggio la mia Anima
e valigie sul letto
prezzo doloroso di una libertà non mia:
andate o amati
andate lontano da me
poiché io vi amo.
Dio dammi ancora la gioia della festa
ed i tuoi fuochi
per accendere di luce ramata
questo mio crepuscolo
perché la mia candela resti accesa
aspettando ancora Amore.
Amore sublime.
Libera da me.
di Maria Rita Curcio, all rights reserved
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