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I fuochi di Mann

Creato il 17 marzo 2015 da Samuelesestieri

I fuochi di Mann
Sarebbe da perdersi negli strabilianti giochi di fuoco dell'ultimo Michael Mann. Se è vero che tutto "Blackhat" è attratto dall'invisibile, la sfocatura e il passaggio di fuoco rendono ogni inquadratura l'esito sfumato di un intero mondo. Tutto il film diviene racconto di una trasformazione in atto che non può essere fermata.
Dice bene Matteo Berardini quando pensa a Wong Kar-wai vedendo "Blackhat". Perché in fin dei conti il terreno comune è quello di un melò che lotta contro il tempo, con i suoi fantasmi, i suoi spettri e le sue relazioni d'amore che si susseguono come eco remote e struggenti, disseminate in costellazioni di numeri.
E due registi così lontani si ritrovano nella stessa stanza, nel terreno liminale che separa il fuoco dal fuori fuoco, raccontando storie e personaggi che lottano fino alla fine pur di non svanire...
I fuochi di Mann

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