I gatti uccidono miliardi di animali ogni anno

Da Zonwu

Secondo una ricerca pubblicata il 29 gennaio sulla rivista Nature Communications, i gatti domestici americani uccidono ogni anno miliardi (esatto, miliardi) di animali tra uccelli, roditori e altri piccoli mammiferi.
I dati pubblicati sono del tutto inaspettati: secondo i ricercatori, i gatti che risiedono negli Stati Uniti uccidono ogni anno tra 1,4 e 3,7 miliardi di uccelli, e tra i 6,9 e i 20,7 miliardi di piccoli mammiferi come scoiattoli e altri roditori selvatici.
La ricerca è iniziata con l'obiettivo di capire quali fossero le cause della scomparsa della fauna selvatica americana, focalizzandosi sulle problematiche di natura umana come pesticidi e insediamenti urbani che, più o meno prepotentemente, si impongono sul paesaggio naturale.
Prima di procedere, tuttavia, Pete Marra dello Smithsonian Conservation Biology Institute e i suoi colleghi hanno verificato l'impatto sulla fauna locale delle popolazione di felini domestici, considerati i maggiori responsabili della scomparsa degli uccelli locali.
Sebbene sia difficile fare una stima di quanti volatili trascorrano la loro esistenza in territorio statunitense, secondo i ricercatori i gatti sarebbero responsabili della morte del 15% della popolazione di uccelli nordamericana.
Per verificare il reale impatto dei gatti domestici sulla massa di uccelli che sorvola quotidianamente gli Stati Uniti, i ricercatori hanno dovuto inizialmente stimare la popolazione di gatti domestici americana: circa 84 milioni di felini, la maggior parte dei quali trascorre buona parte del suo tempo all'aperto.

"Molti di questi gatti possono uscire e recarsi in 10 case differenti, ma tornano sempre alla loro casa per farsi coccolare" sostiene Marra. Durante la sua attività all'aperto, un gatto domestico nordamericano uccide mediamente 18 uccelli all'anno, in aggiunta a 8-21 piccoli mammiferi.
Ma i veri predatori inarrestabili non sono i gatti che dispongono di un posto caldo in cui dormire: i gatti randagi (che secondo i ricercatori sarebbero tra i 30 e gli 80 milioni) ucciderebbero tra i 23 e i 46 uccelli all'anno, oltre a 129-338 piccoli mammiferi.
Basta fare qualche semplicissimo calcolo aritmetico e si arriva a miliardi di animali uccisi ogni anno, animali che per lo più appartengono a specie locali per nulla fastidiose per l'essere umano.
Se la soluzione sembra essere quella di limitare il periodo d'uscita dei nostri gatti domestici, per i gatti randagi la questione è più complessa. Non ci si può infatti fermare soltanto al dato numerico: "In alcuni casi, i gatti potrebbero tenere circoscritto il numero di altre specie che potrebbero avere effetti negativi su uccelli e piccoli mammiferi" sostiene Bruce Kornreich, veterinario del Cornell University's Feline Health Center.
La Nuova Zelanda è già passata alle vie di fatto con la proposta "Cats to Go" dell'ambientalista Gareth Morgan. Cats to Go non è una campagna di sterilizzazione o di limitazione del numero di gatti domestici neozelandesi, ma vuole sensibilizzare il grande pubblico sul fatto che un gatto domestico sia, di fatto, un killer naturale.
"Alla fine, le persone responsabili non dovrebbero considerare la sostituzione di un gatto quando muore, e nel frattempo tenere il proprio felino nel giardino, in un recinto a prova di gatto" sostiene Morgan. "Abbiamo da tempo accettato il fatto che i cani non possono andarsene in giro liberamente, ma i proprietari di gatti sembrano offendersi all'idea di dover tenere i loro felini in casa".

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