La figura della costellazione è facile da rintracciare in cielo, grazie alla coppia di stelle brillanti, che hanno il nome dei due gemelli della mitologia greca: Castore , una ben nota stella telescopica (in realtà composta da sei stelle), e Polluce che è più brillante. Le altre stelle sono relativamente deboli (solamente alcune sono visibili da una città), e si presentano allineate su due tratti paralleli che tracciano i confini di un rettangolo
Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre a maggio; essendo una costellazione boreale, gli osservatori posti a latitudini settentrionali sono maggiormente favoriti.
La costellazione dei Gemelli, come si conviene .. ai gemelli, contiene un gran numero di stelle doppie piuttosto luminose.
L’immagine simbolica che ne abbiamo è quella di due adolescenti che si tengono per mano, uno ha la lira di Apollo, l’altro tiene la mazza di Ercole, cioè simboli di armonia e forza, luce e potenza..
L’etimologia del segno è ovvia, viene dal latino Geminus = gemelli. Sono due parti, due opposti e complementari che nel segno dei Gemelli si uniscono. Anche nel segno astrologico c’è il simbolo generale della dualità nella somiglianza e nella identità; è l’immagine di tutte le opposizioni interiori ed esterne, contrarie e complementari che si risolvono sempre in una tensione dinamica e creatrice.
Questo segno introduce nella cultura occidentale il più importante simbolo orientale equivalente: lo Yin e lo Yang..
L’essenza dei Gemelli zodiacali è qui nel simbolo del doppio, dell’unito-disunito, della presa di coscienza nel segno dell’intelligenza.
La mercurialità del segno è ben rappresentata dai Dioscuri, la coppia : Castore e Polluce. Dioscuri letteralmente significa «figli di Zeus. La loro madre era Leda, Regina di Sparta, alla quale fece un giorno visita Zeus, sotto forma di cigno. Quella stessa notte Leda giacque anche con il marito, il Re Tindaro. Entrambe le unioni furono allietate da prole, poiché in seguito Leda diede alla luce quattro bambini. Secondo la versione più comunemente accettata, Polluce ed Elena (la futura famosa Elena di Troia) erano figli di Zeus, e quindi immortali, mentre Castore e Clitennestra, erano figli di Tindaro e quindi mortali.
Castore e Polluce si scontrarono con un’altra coppia di gemelli, Idas e Linceo, a proposito di due belle donne. Ida e Linceo (che erano anche membri dell’equipaggio della nave Argo) erano fidanzati con Febe e Ilaria, ma Castore e Polluce gliele rubarono. Ida e Linceo li inseguirono e le due coppie di gemelli si batterono. Castore fu trafitto da una spada sguainata da Linceo, che fu subito ucciso da Polluce. Ida attaccò Polluce ma fu respinto da una folgore di Zeus.
Polluce pianse il suo fratello morto e chiese a Zeus di concedere a entrambi l’immortalità. Zeus li sistemò insieme in cielo come la costellazione dei Gemelli, dove sono raffigurati abbracciati, inseparabili per l’eternità.
Trasposto nella simbologia astrologica questo mito evidenzia l’alternarsi dei richiami istintuali o intellettuali. Talvolta il soggetto Gemelli elabora una sublimazione vera e propria e l’affettività viene intellettualizzata: è come se il soggetto si difendesse dalle esperienze esterne sentite come inappropriate, la dualità permane e si scontra tra contenuti interni e sollecitazioni esterne.
Secondo il Barbault i Gemelli si distinguono per l’ampiezza del campo della coscienza, la capacità di risposta rapida ma selettiva a tutte le stimolazioni ricevute dall’ambiente circostante.
L’intelligenza è flessibile, generalmente viva, capace di adattamento ma anche di evitare contatti profondi o esperienze troppo coinvolgenti; ciononostante ha bisogno degli altri, ha bisogno di essere visto dagli altri, la sua libertà esige l’approvazione degli altri: l’essere per sé e l’essere per gli altri, in termini freudiani una scissione fra Io e Super-Io.
A tutti i gemelli: buon compleanno!
Maddalena