Questa è la sintesi di una botta di lagnusia avuta dai poeti tra la fine della prima guerra mondiale e il ventennio fascista. Stanchi di sentire propagande e cavolate decisero di economizzare carta e inchiostro scrivendo senza punteggiatura - notevole il risparmio, rarefatta la comprensione.
Questa corrente letteraria, detta Ermetismo, invase non solo il campo della scrittura ma anche il modo di vivere. Se volevi offrire loro un caffè invece di risponderti sì, grazie! ti guardavano fissi e muti, per me erano solo vastasi! Loro coglievano l’essenza della parola, infatti quando arrivava una poesia ermetica da pubblicare, si bloccavano le redazioni dei giornali, il direttore veniva preso d’attacchi di panico, il vice ritornava a tartagliare e le segretarie si rinchiudevano nei bagni. Le quattro parole incrocchiate - dico quattro - causavano in tutti il “male di vivere”. Dialogare con uno di loro provocava mal di testa per giorni, nessuno voleva passare per ignorante ma conversare con il silenzio e le metafore complica sicuramente il sistema immunitario. Anche le loro case erano essenziali tant'è che una cosa è certa, se avesse avuto delle tende alla finestra, Ungaretti non si sarebbe illuminato!Caterina Guttuso