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I germogli di lenticchie, una saporita evoluzione del legume più conosciuto

Da La Palermo Vegetariana

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L’alimentazione vegetariana o vegana si basa prima di tutto sul rispetto. Ma fondamentalmente quest’importante scelta si edifica sulla cura dell’alimentazione e sul benessere, è ormai risaputo che alimentazione e salute, ancor di più nel XXI secolo, sono due fattori che “camminano” sempre insieme. Tutti: medici, telegiornali, trasmissioni TV, siti internet, libri… Parlano di quanto sia importante l’alimentazione per curare il proprio corpo, perché, oggi più che mai questo è uno dei migliori metodi per restare in salute. Adesso, infatti vi parlerò di un alimento strepitoso e molto sottovalutato: Il germoglio della lenticchia. Probabilmente alcuni di voi già li utilizzano e li hanno integrati nella dieta, altri invece non sanno cosa siano. Spesso il Palermitano “medio” quando si parla di germogli pensa subito ai sepolcri; nel giorno del giovedì Santo, in cui si ricorda l’Ultima Cena, le chiese si vestono a festa ed “apparecchiano” l’altare con tante offerte, e sono sempre presenti questi germogli, solo che invece di crescere per circa 5 – 6 giorni, crescono per molto più tempo, diventando così, molto più lunghi. Per la loro stranezza quasi nessuno pensa che possano essere commestibili. (Ovviamente quest’articolo non serve per promuovere l’assunzione di questi germogli, è solamente una guida per farli conoscere e per insegnare a produrli). Ciò detto, buona lettura!

Quindi, cos’è un germoglio? Per dare un’idea precisa e sicura, ho riportato quello che è scritto nel dizionario: Germóglio s. m. 1 La piantina all’inizio del suo sviluppo. 2 Insieme delle parti vegetali che si sviluppano dalle gemme.

Quindi il germoglio è l’evoluzione del seme, la crescita, in questo caso della lenticchia. I germogli, sono una fabbrica di vitamine e minerali. Li possiamo definire “germogli di vitalità“, hanno infatti il gusto delle cose buone e naturali, sono saporiti e possono essere mangiati ogni giorno! Sono facili da preparare e non richiedono nessun attrezzo particolare. Serve solamente acqua, lenticchie ed un recipiente, ma di questo ne parleremo tra un po’… Se siete dei genitori, nonni o zii, potrete fare quest’operazione con i vostri figli o nipoti, assistendo al miracolo della vita, vedendo crescere ed appunto germogliare le vostre lenticchie, uno spettacolo da non perdere! Sembra una sciocchezza, siamo abituati a molte comodità e questo può sembrarci di poco conto, ma pensandoci bene, la germinazione è il magnifico processo di nascita – crescita. È senz’altro un’occasione per poter riflettere sull’energia vitale e sull’immenso potere nutritivo che sprigionano questi semi. I legumi (ma anche i cereali) ed in questo caso le lenticchie, assorbendo acqua attivano autonomamente il processo di germinazione, queste, diventano un laboratorio vero e proprio, dove, il sistema genetico della pianta si mette in moto per scatenare innumerevoli reazioni biochimiche che fanno in modo che le sostanze nutritive diventino più digeribili e quindi assimilabili dal nostro organismo! Inoltre, l’ammollo, l’idratazione e la conseguente germogliazione eliminano ogni traccia di sostanze “tossiche” (ad esempio i fitati), ma al contrario moltiplicano la quantità di vitamine e minerali. I germogli hanno un sapore particolare che può piacere tantissimo, ma può anche non piacere, questo dipende infatti dai propri gusti, si possono comunque abbinare ad insalate, essere cotti a vapore (ed assumere quindi un sapore più “conosciuto”), possono far parte della “conza” per dei panini, o mangiati semplicemente con alcune gocce di limone per favorire l’assorbimento del ferro! Abbinati anche a delle salse quali: hummus di ceci oppure tahin (crema di sesamo famosa in Medio-Oriente) il loro sapore verrà parzialmente nascosto, così chi non li trova invitanti, potrà sempre assumerne una piccola quantità per integrare sia vitamine che minerali essenziali! Sia i cereali che i legumi, mangiati crudi e germinati, danno molta più energia rispetto ai cereali o legumi mangiati cotti, perché oltre ad essere più “freschi” mantengono tutti quei bioelementi che in cottura vanno purtroppo persi; i germogli infatti sono indicati per bambini, sportivi, anziani… Attenzione, questo però non vuol dire che non possiamo più concederci una buonissima zuppa di lenticchie, calda e nutriente. Le lenticchie germogliate, possono essere assunte insieme ad altri legumi o cereali germogliati e non, e per un vegetariano o vegano sono una fonte irrinunciabile di proteine di alta qualità.

Passiamo adesso alla parte, forse più interessante dell’articolo: Come si fanno i germogli?                                                  Dovete sapere che non c’è niente di più semplice… Prima di tutto tengo a precisare che ci sono semi che germogliano prima di altri, quindi la pazienza è d’obbligo! Inoltre i tempi di germinazione dipendono da svariati fattori: temperatura e umidità del locale, grandezza del piano di appoggio delle lenticchie ed i materiali utilizzati. Per quanto riguarda il primo fattore, il consiglio è di non tenere i semi in un ambiente che supera i 23 gradi, infatti, quanto più la temperatura è elevata, tanto più grande è il rischio di irrancidimento dei semi. Attenzione anche all’umidità da mantenere nell’ambiente dove riporrete i germogli, non dev’essere troppo alta perché si ripresenterebbe il rischio dell’irrancidimento! Invece non ci si deve preoccupare di una stanza poco umida dato che i semi verranno sciacquati due volte al giorno, questi risciacqui difatti, oltre a permettere una perfetta germinazione sono essenziali per il mantenimento del giusto grado di umidità. La grandezza del piano d’appoggio è anch’essa essenziale, per germinare alla perfezione i legumi necessitano di molta aria, quindi se si ammassano tutte le lenticchie che farete germogliare in un contenitore, ci vorrà molto più tempo! Personalmente consiglio di far germogliare legumi e cereali in larghezza (ad esempio, ponendo i semi in un vassoio) e non in altezza; altro fattore importantissimo di cui curarsi è il materiale d’appoggio, ci sono una serie di materiali migliori del comune contenitore di plastica e in ordine sono: terracotta, vetro e ceramica. La terracotta NON smaltata ed ovviamente NON trattata è eccellente, quasi fatta apposta per questa preparazione, assorbe la troppa umidità  e mantiene costantemente la giusta temperatura. Il vetro e la ceramica sono molto meno porosi della terracotta, ma anch’essi sono perfetti per la germogliazione dei semi. Nelle situazioni di “emergenza” possono andare bene anche contenitori in acciaio inox o in plastica per suo alimentare, quindi NON il PVC. Le lenticchie vanno messe ammollo per circa otto ore (così, come detto precedentemente i fitati, sostanze tossiche presenti nei legumi vengono eliminati); passate le 8 ore, i semi vengono sciacquati bene e lasciati nel loro contenitore al buio per circa due giorni, ricordandosi di sciacquarli almeno due volte al giorno (mattina – sera), di più sì, di meno no. Dopo aver rinfrescato le lenticchie sarà essenziale scolarle accuratamente per evitare dei ristagni d’acqua, fate molta attenzione a quest’operazione, non deve rimanere acqua nel fondo, altrimenti c’è il rischio che il legume diventi rancido. Appena il seme butta fuori il germe, già la lenticchia si può mangiare, ma si può continuare con quest’operazione di risciacquo fino a far crescere il germe della lunghezza desiderata. Ma c’è il trucco… Dopo che avete fatto crescere abbastanza il germe, potete mettere i germogli per qualche ora, alla luce del sole, così l’estremità si colorerà di verde, il che vuol dire che si sarà effettuato il processo di sintesi clorofilliana, le vostre lenticchie germogliate, così, saranno ancora più nutrienti e piene di energia “viva”.

E ricordate, si può mangiare con gusto, senza sofferenza e rimanendo in salute! :)


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