La tecnica della costruzione dei giardini pensili, sviluppati quindi verticalmente, è presa dalla floricoltura dove le piante sono allevate con l’aiuto dei substrati idroponici. Il sistema permette di collegare la parte alta della pianta con la radice e, a differenza del suolo, non fornisce alla pianta cibo ma sostegno. Gli elementi nutritivi come minerali e microelementi come calcio e fosforo, vitali alle piante, sono forniti dall’acqua e non dal suolo.
Il giardino verticale è una tecnica che può essere sfruttata con successo nel progetto della realizzazione di un piccolo giardino o addirittura un orto sul proprio balcone, sfruttando non la grandezza in orizzontale di uno spazio ma la sua altezza. Si riesce così a godere non solo della fioritura delle piante preferite ma anche del profumo delle erbe aromatiche usate nella cucina mediterranea e se si osa, perché no, di qualche ortaggio appena raccolto. Oltre che incantare i sensi, un giardino verticale arreda anche, essendo una vera opera d’arte che respira, regola termicamente un ambiente e filtra depurando l’aria che respiriamo.
La progettazione dei giardini pensili non è una tecnica nuova ma si hanno importanti testimonianze già nel 500 a.C. quando il re Nabucodonosor fece costruire i giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico. Gli orientali affidavano ai giardini verticali scopi terapeutici ed estetici mentre ai giorni nostri i giardini verticali assumono significati diversi di una vitale importanza – si riesce con l’aiuto dei giardini sviluppati verticalmente, piccole oasi in città, a creare un legame con la terra e ritornare alle origini. Le proiezioni statistiche negli ultimi anni mostrano come l’80% della popolazione tra 50 anni vivrà in città – quindi una grande concentrazione di persone in spazi urbani inquinati e industrializzati. La progettazione del giardino verticale quindi, potrà essere d’aiuto per soddisfare realmente i bisogni delle persone che vivranno in città.
Le tecniche per progettare un giardino pensile sono più di una ma gli accorgimenti e i trucchi valgono in ogni realizzazione: coprendo le parti inferiori della parete verde con specie che amano l’umidità e lasciando alle sezioni superiori le piante che amano la luce solare e che sono meno influenzate dai cambiamenti stagionali, si può avere la ricetta del successo.
Le specie da usare nella realizzazione dei giardini verticali sono quelle microterme che resistono bene al freddo e hanno bisogno di media umidità ma si possono scegliere anche verdure come fagioli, piselli e pomodori, tutte piante che amano il sole e che devono crescere in verticale per produrre frutti sani.
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