Magazine Società

i giochi d'infanzia

Creato il 14 maggio 2012 da Pesa
«Sei andato al mare?»
«»
«Hai visto un cane?»
«»
«Ti ha fatto paura?»
«No, mi ha fatto tristezza e tenerezza. A dir la verità non è che fosse proprio mare, era un trekking improvvisato ma programmato da tempo, quindi al mare ci son stato indirettamente, diciamo che ci ho volato sopra, attraversando parte della costa orientale e in fine mi son sdraiato in un paradiso terrestre ancora sgombro di turisti e allegre famigliole.
Tornando al cane, invece, sai che ci ha seguito per oltre 5 km, tra salite, discese, cisti pungenti, api assassine e sole a picco sulle nostre teste? 
All'inizio lo volevamo allontanare. Partire per un escursione con un cane randagio che ti segue non è ottimale, soprattutto se sei cosciente dal fatto che non incontrerai nessuno durante il tragitto. Però lui è rimasto buono, ha conquistato la nostra fiducia stando a debita distanza, e senza demordere ha seguito i nostri passi anche in strettoie a filo con lo strapiombo, dove l'unico appiglio era una corda in acciaio. Si è sdraiato con noia sulle pietre della spiaggia, sotto il sole cocente a crogiolare per la traversata appena compiuta.
Alla fine si è anche meritato un premio: ha bevuto della nostra acqua, mangiato dei nostri panini e, soprattutto, ha guadagnato il mio affetto. L'avrei anche portato a casa. Solo che poi ci ha lasciato; così come è venuto se n'è andato, senza dire una parola, un latrato o un abbaio. È rimasto sotto il Pan di Zucchero, mentre io mi incamminavo verso il ritorno, con una lacrime nel cuore e la mia dolce metà al mio fianco».
«Cazzo, con te non fa mai a fare i giochi stupidi di quando eravamo bambini!»

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog