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I Giornalisti Come Community Organizers

Creato il 20 maggio 2015 da Pedroelrey

28esima, e penul­tima, pun­tata di “In Media Stat Virus: I Media nell’Era di Twit­ter” per 2014/15. Viene affron­tato il cam­bia­mento di ruolo richie­sto ai gior­na­li­sti in base alle evo­lu­zioni dell’ecosistema dell’informazione par­lando di i gior­na­li­sti come com­mu­nity organizers.

Jesus Community

Le assump­tion di base del ragio­na­mento si arti­co­lano par­tendo dall’idea che, final­mente, i let­tori sono la parte più impor­tante, anche sotto il pro­filo dei ricavi che gene­rano, come dimo­strano i dati del NYTi­mes in cui le reve­nues dalle ven­dite di copie [car­ta­cee e digi­tali] supe­rano quella da advertising.

Le noti­zie sono sem­pre più una com­mo­dity, un bene indif­fe­ren­ziato di scarso valore. Per que­sto il ruolo dei gior­na­li­sti deve evol­versi. Non più sem­pli­ce­mente ripor­tare la noti­zia, dispo­ni­bile in Rete, su Twit­ter, gra­tui­ta­mente, ma dare forma e senso all’informazione rac­co­gliendo da tutte le fonti, com­preso i let­tori, le per­sone, armo­niz­zando il contenuto.

Un  cam­bio di ruolo che non richiede solo com­pe­tenze tech [neces­sa­rie anche quelle, ovvia­mente], ma pre­sup­pone un cam­bio di paradigma.

jesus community organizer

Viene citato, oltre al Guar­dian, il caso “Mia Oli­via” come esem­pio vir­tuoso con la sua piat­ta­forma di co-creazione sulla quale let­tori e gior­na­li­sti col­la­bo­rano per pro­durre arti­coli in un pro­cesso sequen­ziato e siste­ma­tico, ma aperto. I let­tori e gior­na­li­sti pro­du­cono sto­rie, arti­coli insieme ed il pro­dotto finale viene pub­bli­cato nella ver­sione car­ta­cea della rivi­sta o sul sito web.

Si ripren­dono i con­cetti espressi da Jeff Jar­vis al riguardo espressi nel suo ultimo libro e ripresi durante il recente Festi­val Inter­na­zio­nale del Gior­na­li­smo di Perugia.

Tutto que­sto non signi­fica negare ruolo e valore del gior­na­li­smo e della pro­fes­sioni gior­na­li­stica, dei gior­na­li­sti, ma al con­tra­rio valo­riz­zarlo ade­gua­ta­mente a fronte del pro­fondo cam­bia­mento di scenario.

Nel pod­cast sot­to­stante, come d’abitudine, è pos­si­bile ria­scol­tare e, volendo, sca­ri­care l’intera puntata.

Si ricorda che per l’ultima pun­tata di “In Media Stat Virus: I Media nell’era di Twit­ter” , onda mar­tedì 26 mag­gio alle 13 [che si può ascol­tare anche in strea­ming] è ancora pos­si­bile offrire sug­ge­ri­menti sui temi da affron­tare da qui ad allora. Sul ter­razzo di Radio Fujiko abbiamo alle­stito appo­si­ta­mente una pic­cio­naia allo scopo. In alter­na­tiva è pos­si­bile inte­ra­gire, anche, via Twit­ter uti­liz­zando l’hashtag #imsv14 e/o men­zio­nando i due account  @pedroelrey / @radiofujiko.


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