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“I giorni del cielo”

Creato il 29 agosto 2010 da Cinemaleo

1978: Days of Heaven di Terence Malick

“I giorni del cielo”
“I giorni del cielo”

Secondo lungometraggio del celebrato regista dell’Illinois (a cinque anni di distanza dal primo, venti dal terzo).

 

Finora Terence Malick ha girato solo quattro film, spesso salutati dalla critica come capolavori. Questo I giorni del cielo mi sembra il meno riuscito. Visivamente splendido (premio Oscar al direttore della fotografia Néstor Almendros), colonna sonora (di Ennio Morricone) da plauso, alcune sequenze (l’invasione delle cavallette…) particolarmente emozionanti. Nel complesso però il film non persuade, appare eccessivamente lungo e lento, il ritmo e il coinvolgimento latitano. La storia (in puro stile melo) è interessante ma la si segue con scarsa convinzione. Non solo perché affiora la sensazione che il calligrafico e il letterario tendano a prevalere su tutto (giustamente Il Corriere della Sera nota che la “composizione appare fin troppo studiata, per cui l’eleganza formale talvolta raffredda l’impatto emotivo”), ma soprattutto per colpa di due dei tre protagonisti. Richard Gere è decisamente fuori parte: troppo damerino, troppo raffinato per un ruolo da operaio-contadino che lotta per una vita migliore. Brooke Adams è alquanto anonima, non possiede il fascino particolare che il suo personaggio, motore dell’intera vicenda, comporta. In tono invece Sam Shepard, come al solito bravissimo, nel suo ritratto del problematico e sfortunato feudatario.

Insieme intimista e corale, ritratto di sofferenza umana e quadro di una America ancora vista come un sogno mitico, I giorni del cielo, nonostante i difetti, merita la visione: l’aspetto formale è dei più accattivanti, la regia è pur sempre di un grande Autore.

p.s.

Nel 2007 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

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“I giorni del cielo”

 


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