E’ molto tempo che non faccio un post su un libro altrui, ma questo non potevo tralasciarlo! Questo romanzo mi è capitato in mano per caso, prestato da una mia cara amica senese. Devo ammettere che ho tardato nell’iniziarlo e quando l’ho fatto è stato con molto fretta. Niente di più sbagliato! Come sapete sto studiando il 1700 senese per il mio nuovo romanzo e il fatto che questo fosse ambientato nel medioevo ha iniziato ad attirarmi sin dalle prime righe. Meraviglioso il modo con cui l’autore è riuscito a ricreare il linguaggio dell’epoca e a mettere in piedi una storia che coinvolge sin dalla prima pagina. Una serie di delitti che insaguinano la Siena della metà del’300. Per chi ama e frequenta questa città come me, rimarrà affascinato dal riscoprire nomi di strade e di luoghi che ancora oggi sono esistenti e che, magari, segnaano anche il confine di qualche contrada. Appassionante e divertente. Leggo in media 5 o 6 libri il mese, quindi posso dire con onestà che questo mi è arrivato dritto al cuore…non riuscivo a smettere e ho cercato di rallentare la lettura il più possibile per gustare ogni parola, ogni azione. La descrizione degli eventi stessi è così precisa da sembrare reale….
Descrizione : Siena, 1348, una gelida primavera avvolge la città e, di notte, una mano misteriosa e implacabile pugnala a morte nei loro letti illustri e facoltosi cittadini: nessun movente, nessuna logica sembra collegare i delitti. Su incarico del Governo dei Nove, sarà messer Bernardino Cristofori, valoroso soldato, celebre avvocato e inconsapevole precursore dei moderni R.I.S., a sciogliere i nodi del diabolico intrigo che paralizza nel terrore la città. Per farlo gli occorreranno scienza, astuzia, coraggio, tutto l’amore della sua bellissima amante, l’ebrea Giuditta, e l’amicizia del suo giovane assistente, Jacopo, che narra in prima persona questa storia.
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