Magazine Diario personale

I giorni del fare

Da Chandy
Questi sono i giorni del fare.
Se un tempo l'arrivo del ciclo significava sindrome pre-mestruale violenta,nervosismo,irritazione,da qualche anno a questa parte è tutto cambiato.
Quello che era il periodo più brutto del mese adesso non lo è più.
Ho imparato a prestare ascolto al mio corpo e avere consapevolezza delle fasi che attraversa.
Porto attenzione ai miei stati d'animo,sapendo che dipendono da questi cicli interiori e sono consapevole che anche lui,il mio amore, ha i suoi cicli ormonali,mese dopo mese.
(Sarò sempre grata alla mia macara,come la chiamo affettuosamente tra me e me, per tutte le cose che mi ha insegnato in questi anni,compresa questa)
Percepisco sempre più in profondità il collegamento con la Luna,con le sue fasi,la mia e la sua energia, che poi è una sola,la stessa energia che muove l'Universo,di cui faccio parte e che non è un qualcosa separata da me.E per questo ho smesso di chiedere all'Universo.
Come ha detto quest'estate una fatina come si fa a credere che l'Universo sia qualcosa di separato da noi, a cui chiedere...e perchè mai dovrebbe soddisfare i nostri desideri egoisti?
Ma sapere che faccio parte di questa energia,che mi attraversa mi fa sentire forte.
Ho fiducia.Se ho dei sogni,chiedo a me stessa, lascio sedimentare dentro.
Se arrivano delle intuizioni per realizzarli e sento che è il momento di attivarsi lo faccio.
E' importante che la loro realizzazione non nuocia a nessuno.
Se deve accadere...che tutto accada per il bene di tutti e nel miglior modo possibile.
Mi concedo pochi istanti sul treno dei sogni ormai,c'è il momento che chiama fortemente,la vita quotidiana necessita di cure e attenzioni.
Una spedizione sotto al Capo per svolgere insieme delle commissioni si è trasformata in una gitarella.
E man mano che si scende il territorio prende respiro,si apre,ai miei occhi appare tutto più selvaggio eppure più amato.
Lo dicono le campagne ben curate,la terra ben distesa sotto gli ulivi,lo dice l'aria buona che viene dal mare blu.E lo sussurrano le grotte di quel mare,e i loro bisbigli arrivano fino a me,che prendo l'aria in macchia dal finestrino abbassato,mentre andiamo.
Durante una sosta, sulla via del ritorno,ho acquistato dei bastoncini grandi per intessere un grande mandala.
Sono emozionata solo all'idea.
Dovrò acquistare altre filati sintetici,alla piccola merceria magica,dovrò ritagliare del tempo solo per questa nuova, amata arte che sento così vicina a me.
Mentre sono operosa,durante la colorata meditazione che mi vede alle prese con Ojos de Dios o mandala,io scompaio.
Non ci sono più.
C'è solo la Vita che si diverte a "giocare".
E lunedì un piccolo Ojo de Dios prenderà il volo per raggiungere lei,grazie alla quale oggi ho scoperto un'altra meravigliosa tecnica (che ha linkato proprio nel post che ho letto prima)
Continuo a curare la nuova paginetta facebook,dopo qualche cambio di nome (il primo non andava bene per esigenze aziendali,il secondo non lo sentivo mio,ho scoperto che il terzo esisteva già,al quarto mi sono fermata!) e ho creato un nuovo blog cosmesi vegan,eco&bioLogiKa ad essa collegata.
Eccolo qui
Settembre è serenità e concretezza.
Namastè

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog