Magazine Diario personale
Nella vita di noi quanti sono i giorni che abbiamo vissuto e quanti saranno ancora quelli da vivere?E quanti di questi giorni passano inosservati, persi spesso come siamo nelle nostre mille occupazioni, e più spesso preoccupazioni?Quante volte diciamo a noi stessi di essere stanchi della monotonia dei giorni?Eppure ci sono delle date che in mezzo a tanti giorni, più o meno uguali, segnano le proprie vite.Sono quelle date con le quali a volte ci ritroviamo quando abbiamo bisogno di inventarci una delle tante password di cui necessita questo mondo tecnologico fatto, ormai, di codici da comporre per andare avanti.C'è chi non dimenticherà mai il giorno in cui ha detto sì davanti all'altare, chi ricorderà il preciso istante in cui è diventata mamma, oppure il papà ha visto per la prima volta suo figlio.Date speciali, ricorrenze, ricordi di momenti felici e gioiosi.Giorni in cui la paura ha ceduto il posto al coraggio e hai vinto una sfida importante, una di quelle sfide che ti possono cambiare la vita.Il primo bacio, l'esame universitario, la prima vacanza, il giorno in cui per la prima volta sei salito su un aereo, il compleanno del tuo amico, tante possono essere le occasioni per dare un significato a un giorno della tua vita.Anche io serbo nella mia raccolta di date indimenticabili, alcuni giorni che hanno dato una direzione diversa alla mia vita, quelle date che sono lì come pietre messe una dietro l'altra a comporre quel percorso per il quale so quali sono le pietre che ho già solcato ma non so quali saranno quelle che incontrerò nel proseguimento del viaggio.Il 26 giugno, è una di queste pietre, forse la pietra più forte, quella pietra che ha segnato come uno spartiacque tra una parte di vita dalla quale, per qualche subdolo meccanismo di protezione, non volevo distaccarmi, consapevole, però, che, inevitabilmente, poteva arrivare il momento in cui avrei dovuto prendere atto che la mia vita avrebbe dovuto cambiare.Sono trascorsi otto anni e come sempre succede quando una persona si allontana da te, ti guardi indietro e ti sembra quasi impossibile che sono già otto anni in cui quella persona non c'è più.Un amore, anche l'amore che sembrava l'amore eterno lo si può dimenticare, un torto subito scivola via nel tempo, una paura del passato si perde nel coraggio della vita di tutti i giorni, ma il ricordo di una madre ti rimarrà sempre dentro, in ogni istante, in ogni attimo, anche quando pensi di non pensarci, lei sarà sempre lì e non ti abbandonerà mai.
E quella madre la ringrazierai finché avrai vita...
(Santo)