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I giorni più belli della mia vita

Da Paolob
Caro figlio mio,
la vita avanza e travolge tutto e tutti.
I giorni più belli della mia vitaSoprattutto quella di tutti giorni, fatta di difficili sospiri alla ricerca di una boccata d'aria rigeneratrice.
Fatica, dolore, incomprensioni, tensioni. La vita di tutti, sempre più complicata.
Ma la vita è anche un po' un film giallo. Riserba molti colpi di scena, molti cambi di ruolo.
E quando abbiamo deciso - grazie al Carnevale e alle scuole chiuse per due giorni -  di partire io e te per un fine settimana tra uomini, non pensavo e non sapevo cosa mi sarei trovato davanti.
E' stata la prima volta, io e te soli per qualche giorno.
Io e te in giro, senza femmine tra i piedi, senza nessuno che alterasse quel sottile equilibrio che si instaura quando un padre e un figlio si ritrovano da soli per qualche giorno.
Prima il viaggio notturno - ti sei addormentato, finalmente!, alle 22,30, dopo chilometri di strada e di parole -, poi la notte insieme nel lettone - episodio più unico che raro -, e poi finalmente il mattino, in montagna, alle prese con scarponi, sci, lezioni e panini alla salsiccia.
Veri uomini, mancava solo il grappino e ci arruolavano subito nel V Alpini.
E poi le discese insieme, con grande cautela, e l'incontro su in alto mentre facevi lezione con il maestro, e io che mi nascondevo dietro ai mucchi di neve per sbirciare quello che facevi.
E poi il ritorno, stravolto!, verso la funivia e verso casa.
E come tutti i bambini, assolutamente imprevedibile, ti sei ripreso improvvisamente e hai voluto andare la sera fuori a cena, alla ricerca di una margherita che come sempre hai mangiato per metà.
Veri uomini, veri veri!
Il giorno dopo, grazie a una giornata quasi estiva, tutto è andato anche meglio.
Tu non sei di facili entusiasmi.
Ma quando scendevamo insieme, nella luce accecante riflessa dalla neve, sulla pista, e cacciavi urla di gioia, io diventavo improvvisamente leggero come una piuma, e mi libravo sui monti di casa come un aquilone in balia del vento. Leggero, libero.
Sono stato felice in questi giorni, amore mio. Molto.
Come non mai.
Due giorni e tre notti in cui ho vissuto complicità, amicizia, ironia, gioia e sana goliardia.
L'unico rammarico è la mia non più giovane età, che restringe pericolosamente le aree di complicità e soprattutto limita gli spazi futuri.
Ma tant'è.
È proprio l'unica cosa al mondo su cui veramente non ci posso fare nulla.
È bello scriverti.
E ancora più bello sapere che un giorno potrai leggere.
E, spero, capire il mio amore per te, sconfinato.
Un bacio dal tuo papà.

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