I figli sono esseri separati dai genitori, con personalità propria, comportamenti e gusti spesso lontani da quello delle madri e dei padri.
Spesso i genitori agiscono con i figli pensando che la parola di un adulto sia sempre quella giusta, o che debba essere comunque l'ultima in un dibattito. Bisogna invece rispettare l'individualità di ogni individuo (adulto o giovane che sia), e allo stesso tempo è importante che i genitori si mettano a disposizione dei figli, per aiutarli con partecipazione e affetto, disposizione all'ascolto in tutti i casi in cui viene richiesto.
Partecipare alla vita dei figli, essere presenti quando essi hanno bisogno del consiglio di un genitore, una confidenza, ecc.; il tutto fa parte di un processo definito come "empatia". Riuscire a stabilire un rapporto di reciproca fiducia e affetto, in cui i genitori avvertono lo stato d'animo dei figli, riuscendo a dare loro l'appoggio di cui hanno bisogno, e contemporaneamente i figli sono in grado di percepire quando possono fare da soli, e quando chiedere l'appoggio di un genitore, è un legame che diventa tanto solido, al punto che durerà tutta la vita.
Tutto l'arco della vita è un continuo cambiamento in cui ogni individuo è portato a nuovi adattamenti cognitivi, legati alle condizioni che sono in continuo mutamento.
In generale, la maggior parte dei genitori segue degli schemi educativi rigidi, fatti cioè di regole che restano invariate durante tutto l'arco dell'esistenza.
Invece la vita, e la pedagogia, ci chiedono di aprire le nostre menti e, nel caso dell'essere dei genitori empatici, bisogna anche renderle attive. Occorre, cioè, riuscire a trasmettere ai giovani figli la sicurezza della capacità di ogni genitore, di riuscire a comprenderli e di accettarli.
L'empatia dimostrata dai genitori sosterrà i giovani durante il difficile percorso di maturazione e crescita . Un percorso spesso difficile, che a volte si dimostra anche doloroso, e che non è possibile per i giovani percorrerlo con serenità se non hanno l'appoggio incondizionato dei genitori. Un appoggio che è frutto di un attento processo di "costruzione" della fiducia, che deve fare da collante nella relazione genitori-figli, e che sarà una solida base durante tutto l'arco di crescita e di maturazione dei figli (dall'infanzia in poi).
La fiducia si costruisce grazie al dialogo. Oggi giorno, quello che io (in qualità di formatore professionale) ho potuto rilevare dai miei studi, è che c'è una mancanza di comunicazione tra genitori e figli, che porta a conseguenze spesso gravi come il disagio sociale giovanile.
Di questo terribile problema della famiglia contemporanea, ne parlo nei miei saggi, che potete leggere in formato e-book ai seguenti link:
- Conflitto tra genitori e figli, la crisi del dialogo nella famiglia contemporanea;
- Crisi del dialogo in famiglia e disagio giovanile.