Questo post nasce da un’idea di Cristiano, che per qualche oscura ragione si fa chiamare Beppe. E noi non vogliamo sapere perché.
Nasce anche nella Base, il Paradiso Terrestre. Chiamarla Paradiso è eccessivo, e poi, lo sanno tutti che il Cielo è noioso.
Mi son detto che il nick del mio nickname, Hell, deve avere un senso, anche al di là del (possibile) verificarsi della Pandemia Gialla. Se questo accadrà, lo sapremo solo il 4 Agosto di quest’anno, ci siamo quasi.
Ma torniamo a noi, le idee sono generate e circolano liberamente, in Creative Commons: Alex parla dell’Inferno, e io, che di soprannome faccio Inferno, non posso sottrarmi all’imperativo morale di proporre la mia personale variante.
In quanto blogger, noi altri, è inutile che ci facciamo illusioni, siamo fregati. Le nostre esistenze virtuali ci hanno dannati e, non volendo cambiare, nemmeno in punto di chiusura del blog e trapasso del nostro io digitale (quanto mi sento Morpheus, ora!) finiremo puniti dal contrappasso, ché ci scagliamo sempre contro cose più grandi di noi, poteri forti e immutabili che non abbatteremo mai, come le major cinematografiche che continuano a sfornare imperterrite remake o reboot che sono lammerda© o gli Editori Kattivi, coi loro romanzi horror mutuati da manga giapponesi. Loro possono pagarsi il biglietto per il Paradiso di Thulsa Doom.
A noi altri, invece… ci tocca.
Sette gironi, quindi. E la porta per entrarvi è immensa, ché smisurato è il numero dei blogger… E MI RACCOMANDO, si fa per ridere.
I – I Pucciosi
Voi che siete stati sempre buoni e sorridenti, che avete dispensato faccine pucciose anche a chi non le meritava, che avete paura ad ammettere che Twilight (e simili) fa schifo anche se ne siete convinti, per non urtare la sensibilità dei fan, che andate in giro a commentare trovando qualunque articolo interessante e che non lesinate leccate al blogger di turno anche quando scrive cazzate sarete immersi fino al collo nel terreno, circondati da cani affetti da dissenteria, nutriti sette volte al giorno, che scorazzeranno liberamente tutt’intorno. Sarete posti uno di fronte all’altro, a coppie, vi sarà dato da mangiare aglio e cipolla, in modo che parlando, sarete costretti a storcere la bocca in quelle smorfie di disgusto che non avete mai fatto in rete.
II – Gli Iracondi
Voi che eravate il terrore dei deboli, che urlavate dalle vostre pagine coprendo la rete d’insulti, che bastava una copertina col font sbagliato (a vostro parere) per farvi perdere le staffe e bestemmiare, sarete confinati in una stanza bianca dalla metratura infinita, circondati da servetti vestiti di nero, coi volti tutti uguali, gialli, raffiguranti lo smile, un sorriso eterno, fisso, immutabile, qualunque invettiva o insulto dedicherete loro. Sarete liberi di andare dove vorrete, tanto resterete sempre nella stessa stanza, e i soli ai quali sarà consentito cambiare espressione facciale, così che possiate provocarvi e sbranarvi a vicenda.
III – I Barattieri
Voi che avete praticato il baratto sfrenato, che vi siete scambiati favori, che avete detto bene di quello perché quello aveva detto bene di voi trascorrerete l’eternità in un villaggio dove le uniche attività commerciali sono forni per il pane. Pane che tenterete di comprare scambiandolo con una sacchetta di fagioli. Nessun commerciante si fiderà di voi e vorrà conoscere il contenuto esatto della sacchetta e vi chiederà sempre di contare i fagioli davanti a lui. La sacchetta contiene 3.000.007 fagioli e, nel tempo che ci metterete a contarli, arriverà l’ora di chiusura, così il fornaio vi dirà di tornare domani. Non sazierete mai la vostra fame, se non coi vostri stessi fagioli.
IV – I Ladri
Voi che avete rubato articoli, pensieri, considerazioni e successo e avete perso la dignità pur di non inserire il link alla fonte e riconoscere i meriti altrui sarete condannati a sedere per sempre alla scrivania, davanti a computer coi monitor capovolti, dotati di tastiere con migliaia di tasti bianchi, che vorrete disperatamente usare, dal momento che i vostri software sono privi della funzione copia-incolla. E quando, con molta fatica, dopo cento anni, riuscirete a produrre un articolo originale, esso andrà perduto, perché il pc andrà in crash e solo allora vi accorgerete che avete dimenticato di salvarlo, perché non siete riusciti a trovare il tasto opportuno.
V – I Manualisti
Voi che non avete mai visto al di là del Libretto d’Istruzioni, che vi siete preoccupati di consultare il manuale anche per scrivere i Dieci Pensierini a scuola elementare e che, non paghi, li avete editati per anni non consegnandoli alla maestra e beccandovi un 2 fisso pur di non incappare in errori di stile, sarete condannati a vagare in un deserto sabbioso, sotto una pioggia di sale (che vi entrerà in zucca, volenti o nolenti), trascinando a spalla un baule ricolmo di tomi rilegati contenenti le Regole del Mondo per diffondere il sapere di città in città. Ma in tutte le città in cui faticosamente giungerete, troverete una Babele linguistica, nessuno comprenderà quello che direte e cosa siano quegli strani segni tracciati sulle pagine che tanto vi sforzate di indicare. E, in ogni caso, gli abitanti saranno tutti analfabeti.
VI – Gli Anti-Manualisti
Voi che avete sempre pensato che la civiltà sia istinto e che la Fisica e la Matematica e anche la Scrittura siano opinione e non evoluzione e che non avete mai aperto un libro perché siete voi quelli che li scrivono e quelli degli altri sono tutti caccapupù perché voi siete veri gegni, riceverete il Dono della Scrittura, che non avete mai avuto in vita.
Tutto quello che scriverete sarà perfetto e percepito come tale, in qualunque epoca storica sarà letto. Scriverete sui muri, sulla sabbia, sulle cortecce degli alberi, sulle pareti nelle grotte. Il mondo sarà scritto da voi, tutto quanto. E solo allora vi renderete conto che, nel mondo intero, a parte voi, non c’è nessun altro.
VII – I Critici della Settima Arte
Voi che odiate i remake dei film intoccabili e che “un film del ’15-’18 non si tocca perché è del ’15-’18 ed è così (gnegnegne) & basta, e amate (e odiate) registi e attori che non vi cagheranno mai di striscio e di voi se ne fottono qualunque cosa scriviate, voi che considerate le major cinematografiche come associazioni a delinquere tese all’accumulo di “soldi facili!”, come direbbe il piccolo John Connor craccando i bancomat, voi che tenete nel palmo di una mano il Cinema d’Autore e nell’altro il Pomello dello Sciacquone, una spada di Damocle che punta fissa sui dvd della commedia scollacciata italiana degli anni ’70, che giacciono pavidi nella tazza e aspettano la scarica, sarete condannati a inscenare, per l’eternità, la Battaglia delle Termopili nel ruolo del “Muro”, circondati da omaccioni seppiati (e sudati), nudi e armati di lance, che se le suonano e se le cantano di santa ragione e vi calpestano, ignorando le vostre inutili chiacchiere. Ogni tanto, Serse ordinerà ai suoi arcieri di scagliare tante frecce da oscurare il sole, che andranno tutte a infilzarsi nel vostro deretano. (e, se ve lo state domandando… sì, mi sa che qui dentro ci finisco anch’io.
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