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I graditissimi auguri di don Aldo Antonelli

Creato il 25 dicembre 2013 da Tafanus

 

Aldo-Antonelli
  QUESTO BELLISSIMO AUGURIO MI VIENE DAL BRASILE, MA E' COME SE MI VENISSE DAL CUORE.E NON POSSO FARE ALTRO CHE CONDIVIDERLO CON VOI.AUGURI DI OGNI BENE.   don Aldo Antonelli

 

   

Dio

doveva sentirsi triste

nella beatitudine dei cieli

mentre vedeva

i suoi bimbi

- lo siamo tutti, da sempre,

ma alcuni più degli altri -

sfibrarsi

appassire e morire

nelle macerie

a cui abbiamo ridotto

così spesso

il suo mondo.

Non c’è felicità senza l’altro,

neppure se si è in Tre.

Così decise

di scivolare giù

dal paradiso

nella forma del figlio,

lasciando il suo io divino

per diventare

semplicemente

il noi di tutti.

Incorporando

i nostri dolori

per alleviarcene

se mai fosse possibile,

o dire almeno:

sono qui con te;

e posando,

trascorsi nove mesi

nel seno di una donna

che gli traducesse

la misericordia divina

in linguaggio umano,

posando

in una mangiatoia.

Per darsi da mangiare.

E fu il suo primo altare

e il presepe la prima

allusione - laica –

all’Eucaristia.

Il legno,

le croci di ogni tempo e luogo;

le punture del fieno,

le ferite del mondo;

le fasce,

i teli che avvolgono ogni piaga

o nascondono

lo scandalo delle morti.

Gli angeli,

l’unica e ultima traccia di Dio,

il suo vangelo di pace;

i pastori,

i poveri disposti a cospirare

per il Regno

– la vita come dono -;

i vagiti del bimbo,

la risurrezione,

ogni volta di nuovo.

Questo è stato

Natale.

Il suo Natale.

A questo ci convoca.

Troviamoci, allora,

a Betlemme,

la Casa-del-pane.

Condiviso.

 

Natività

 

È quanto ti/si augurano i tuoi fratelli e sorelle

della Comunità “Evangelho é Vida”

del Bairro Rio Vermelho di Goiás


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