Magazine Cultura

I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn - 38 Ernie Andrews

Da Robertocassandro
I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn -  38 Ernie Andrews
36 - Johnny Otis
Nasce nel 1921 come John Veliotes, pianista, una delle figure più importanti fra i bianchi del R&B.;
Dopo aver suonato in diverse orchestre swing, nel 1945 forma il suo gruppo, con Wynonie Harris e Charles Brown,e incide uno dei successi più grandi dell'era delle big band Harlem Nocturne.
Nel 1947 apre il Barrelhouse Club a Los Angeles, locale che diventerà famoso per il suo talent's show, con il quale Otis porterà al successo tanti musicisti, come Big Jay McNeely negli anni 40 e Etta James nel '50.
I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn -  38 Ernie Andrews
Oltre a scoprirli ne era anche il produttore e collaborava alla stesura dei brani.
Nel 1969 incide Snatch and The Poontangs e nel 70 suona al Monterey Jazz Festival con Little Esther Phillips e Eddie Cleanhead Vinson.
Nel 1960 entra in politica e nel giornalismo e diventa pastore protestante.
Uomo dai molteplici interessi, ha avuto per anni e fino al 2006, anno della sua morte, un famoso spettacolo alla radio il Johnny Otis Show.
I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn -  38 Ernie Andrews
37 - Amos Milburn

(1927-1980) cantante e pianista molto popolare fra gli anni ’40 e ’50.
Inizia a suonare da bambino e dotato di un talento fuorl del comune, già a 15 anni suonava blues e jazz nei club di Houston.
Nel 1946 inizia ad incidere per la Aladdin Records con una cover Down The Road A Piece.
Nel 1949 Hold Me Baby e Chicken Snack Boogie che diventano grandi successi, ma i suoi brani più famosi sono Bad Bad Whiskey e One Scotch One Bourbon One Bier.
Nonostante il successo però diventa alcolizzato, nel 1952 incide Thinking And Drinking e Trouble In Mind ed inizia un tour da solista.
Nel 1956 ricostituisce il gruppo e l'anno dopo inizia ad incidere per La Ace Records ma senza molto successo.
I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn -  38 Ernie Andrews
Nel 1960 incide Christmas (Comes But Once A Year).
Nel 1972 l'ultimo lavoro sempre con Johnny Otis e questo nonostante un infarto gli avesse bloccato la mano sinistra.
Un secondo infarto sempre per problemi circolatori legati al consuno di alccol gli causa l'amputazione delle gambe, dopo un terzo muore a 52 anni.
Grande pianista, dotato di un grande talento, purtroppo sempre limitato dall'alcolismo che lo ha ucciso costringendolo a rinunciare al successo che aveva già raggiunto.
Per ascoltarlo consiglio alcune compilation:
- The Best of Amos Milburn: Down the Road Apiece - (1994 America Record)
- The Complete Aladdin Recordings of Amos Milburn - (1994 Mosaic Records)
- Blues, Barrelhouse & Boogie Woogie - (1996 Capitol Records)
- The Best of Amos Mulburn - (2001 EMI Capitol Special Markets)
I Grandi del Blues: 36 Johnny Otis - 37 Amos Milburn -  38 Ernie Andrews
38 - Ernie Andrews

Nasce nel 1927, cantante blues e jazz dalla caratteristica voce baritonale.
Ha il suo primo ingaggio da giovanissimo con l’orchestra di Harry James.
Incide poi negli anni 50 con la Colubia Records ma ha il suo declino negli anni 60 e 70.
Ritorna in auge nei primi anni 80 e suona con Gene Harris e Jay McShann.
E'ancora attivo.
Per ascoltarlo consiglio una compilation This Is Ernie Andrews pubblicata dalla Verve nel 2006 (brani registrati nel 1965).

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :