I grandi film del 2013- prima parte
Il 2013, che sta per volgersi al termine, è stato un bell’anno dal punto di vista cinematografico. Partendo da un made in Italy d’eccezione, che rappresenterà il Paese nostrano ai prossimi Oscar che si terranno il 2 marzo 2014 a Hollywood.
Candidato come miglior film straniero, dopo aver vinto diversi riconoscimenti importanti ed essere stato presentato al Festival di Cannes, La grande bellezza di Paolo Sorrentino ha portato alla ribalta il cinema italiano. Sfatando il mito della commedia all’italiana e del cinepanettone, la pellicola si è dimostrata essere una sorta di nostalgico ritorno alle origini del nostro cinema. Prendendo spunto dai grandi registi del passato, infatti, Sorrentino è stato eccezionale nel suo obiettivo di riuscire ad offrire al pubblico un lavoro di alta qualità in grado di far trasparire un’aria di freschezza e innovazione.
Un altro gran bel film è senza dubbio Gravity, di Alfonso Cuarón, che, presentato al Festival del Cinema di Venezia, ha creato un punto di contatto tra quello che sarà il futuro del cinema con quello che è stato il suo passato ancestrale. Sebbene al giorno d’oggi la tecnologia permette di ricreare al computer qualsiasi sistema stellare, la straordinaria storia di sopravvivenza nello spazio di Cuarón è un ammonimento di una vita vissuta in un diverso tipo di vuoto.
La visione dello spazio è prettamente americana e mostra l’ignoto come un luogo sconosciuto che deve essere esplorato dall’essere umano per vedere se egli è in grado di adattarsi a quel nuovo ambiente, esattamente come il vecchio West che, con le sue terre desolate, spaventava molto i cercatori d’oro che avevano paura a raggiungere quella che era chiamata l’ultima frontiera.
Ma non mancano di certo i riferimenti al cinema sovietico degli anni ’70, in cui lo spazio era concepito come il luogo più vicino alla metafisica, come la bellissima scena in cui sembra che Sandra Bullock stia fluttuando lentamente, come accade in 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, del 1968.
festival del cinema di veneziafestival di cannesgravityla grande bellezzapaolo sorrentinosandra bullock